Coap in liquidazione coatta

Coap in liquidazione coatta
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«La Coap? Siamo arrivati alla frutta». Parola di Giuseppe Zerbini, di Ceneselli, socio dagli anni '70 della cooperativa, che con un'efficace battuta sintetizza quella che sarebbe la situazione della realtà con sede a Badia Polesine. Zerbini disegna infatti un quadro molto più preoccupante rispetto a quello presentato qualche giorno fa da Emanuele Bonora, presidente della Cooperativa ortofrutticola altopolesana. Il socio parte dalla sua partecipazione all'assemblea generale in cui sarebbe stata resa nota la situazione economica della Coap discutendo l'ordine del giorno «Esame della bozza di bilancio al 31 maggio 2014 e delibere conseguenti».

«La situazione - afferma Zerbini - ci è stata illustrata dal revisore dei conti, il quale ci ha aggiornato sui fatti risalenti ad aprile e maggio. Ci è stato detto di un forte indebitamento e ci è stato comunicato lo stato di liquidazione coatta e la nomina di un commissario». Il socio della Coap critica il presidente Bonora: «Ci è stato detto che il danno sarebbe stato provocato da un'annata storta e dai prezzi del mercato con l'invito a rimanere uniti. Tuttavia - sottolinea - ho fatto presente che una cooperativa non può andare in grande difficoltà per un solo anno andato male».
Zerbini parla di «errori a monte» e salva «l'anno della presidenza Marangoni, che con lungimiranza aveva capito che bisognava lentamente fondersi con il consorzio Europ di Giacciano con Baruchella. Si è invece scelta un'associazione col Veronese che ci ha portato zero frutta». Zerbini sostiene di aver messo in guardia il gruppo dirigente: «Tre anni prima di questa assemblea avevo proposto una commissione per valutare aggregazioni con altre cooperative, ma la risposta è stata un no. Questi - sostiene ancora Zerbini - sono evidentemente i risultati».

Il socio di Ceneselli si dice pronto a ribadire la sua posizione se necessario. Ma allo stesso tempo tende la mano. «Non ho niente di personale con nessuno - avverte - Anzi, sono a disposizione per un confronto pubblico sul tema con la Coap».
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Il Gazzettino