Cittadini in "rivolta" contro il centro provinciale

Cittadini in "rivolta" contro il centro provinciale
A Bagnoli, nonostante la perentoria affermazione del prefetto Carmine Valente, nessuno o quasi si rassegna all'idea che la ex base aerea di San Siro possa essere trasformata in...

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A Bagnoli, nonostante la perentoria affermazione del prefetto Carmine Valente, nessuno o quasi si rassegna all'idea che la ex base aerea di San Siro possa essere trasformata in "hub provnciale" per l'accoglienza di profughi e migranti.

Il primo cittadino Roberto Milan, forte del sostegno di buona parte della popolazione, in testa il Comitato cittadino "Bagnoli dice no", si era presentato all'incontro con le autorità prefettizie con un articolato documento nel quale la Giunta comunale, dopo aver fatto un'attenta analisi dello stato dell'arte, richiamando tutte le problematicità del territorio della Bassa padovana e la vicinanza con l'hub veneziano di Conetta, riconfermava la ferma contrarietà ad ogni possibile utilizzo dell'ex sito militare quale centro di accoglienza. Nel corso del pomeriggio, a dire il vero, è maturata la consapevolezza tra gli abitanti che il Governo voglia passare sopra a tutte le motivazioni addotte dal combattivo sindaco Milan nelle diverse sedi per preservare il suo territorio dalla creazione del centro provinciale. «Non si tratta assolutamente di una posizione razzista, dal momento che nei mesi scorsi abbiamo accolto ben 26 profughi tra il capoluogo e la frazione di San Siro», ricorda il primo cittadino. Mentre gli fa eco il consigliere Giampietro Pasquato: «Su questa vicenda non c'è da attribuire colpe a nessuno dei sindaci, certo è che nel nostro territorio sarebbe opportuno che le amministrazioni comunali esprimessero una posizione comune. Nella base di San Siro non ci sono web cam, ma praticamente ogni movimento inusuale e "sospetto" viene verificato e segnalato attraverso un passaparola molto efficace: ecco dunque che ieri mattina è arrivata la notizia di operazioni di pulizia all'interno della cosiddetta area logistica, dove c'erano gli alloggi degli avieri. Normali attività già previste di pulizia, si è detto, ma la gente è preoccupata e si sta convincendo che questo via vai sia legato alla preparazione dell'hub». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino