Cittadinanza attiva a scuola di comunità

Cittadinanza attiva a scuola di comunità
IL CONVEGNOTREVISO I trevigiani sono molto attenti alle persone, meno ai beni comuni. Per questo uno dei temi da affrontare è quello di migliorare l'apporto dei cittadini...

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IL CONVEGNO
TREVISO I trevigiani sono molto attenti alle persone, meno ai beni comuni. Per questo uno dei temi da affrontare è quello di migliorare l'apporto dei cittadini attraverso la cittadinanza attiva. «E' la presa in carico dei beni della comunità che non riguardano le competenze obbligatorie del Comune», spiega Liana Manfio. Insomma alle strade e ai servizi ci pensa il municipio. A progetti di guardiania, di condivisione, ad attività di alfabetizzazione, manutenzione e inclusione potrebbero pensarci i singoli.

IL DIBATTITO
Per stimolare un dibattito sul tema l'assessore alla partecipazione ha organizzato per domani al Salone dei Trecento (dalle 9,30) un convegno dedicato alla cittadinanza attiva per i beni comuni. «La partecipazione - riflette Manfio - è un percorso a volte non facile, ma entusiasmante e necessario per contare, per cambiare le cose». Dopo una prima parte di analisi del fenomeno, con contributi di Mariella Carlotti, Alberto Franceschini di Volontarinsieme e Pasquale Bonasora di Labsus, si passera ai casi emblematici trevigiani. «Lapsus di Bologna ha creato un regolamento per la collaborazione civica che dà delle indicazioni su come procedere, che lavora anche su amministrazione condivisa -continua - sarà per noi interessante ascoltare i loro patti di collaborazione». Porteranno la propria esperienza anche Fabrizio Urettini di Talking Hands, l'opificio che dà supporto all'accoglienza dei migranti e Alfio Bolzonello che illustrerà l'esperienza di San paolo tra gli orti e l'arte.
L'INVITO

«Abbiamo invitato anche i ragazzi di R.I.O Santa Bronx, gruppo di giovanissimi che mette le proprie risorse creative al servizio di altri ragazzi del quartiere più sfortunati, gestendo una piccola biblioteca di quartiere». L'intento è quello di stimolare l'attenzione dei trevigiani ai temi della partecipazione. Ci vuole tempo, ma adesso ad esempio stiamo chiudendo un protocollo di guardiania alle mostre in città, oltre che un servizio di prestito/donazione di Dvd e liibri nei quartieri».
EF
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Il Gazzettino