CITTADELLA Stop ai pozzi privati che mettono a rischio le falde acquifere. In

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CITTADELLA
Stop ai pozzi privati che mettono a rischio le falde acquifere. In sette Comuni, quattro padovani e tre vicentini ma contermini alla provincia di Padova, la multiutility Etra SpA amplierà la rete idrica al fine di ridurre i prelievi dai pozzi all'interno delle abitazioni, avendo riscontrato che mettono a rischio la falda acquifera. Le municipalità interessate sono quelle di San Pietro in Gù, Fontaniva, Carmignano di Brenta, Grantorto e le vicentine Tezze sul Brenta, Schiavon e Cartigliano. Ingente l'investimento, un milione di euro, ottenuto con un finanziamento regionale, con la realizzazione di una rete idrica di quasi 4 chilometri, allacciando 84 utenze. La decisione è avvenuta dopo che Etra ha eseguito studi idrogeologici sui pozzi pubblici, controllando la qualità dell'acqua e l'utilizzo, ossia, livello della falda, portata e volumi, garantendo un prelievo sicuro, mentre, l'affidabilità dei pozzi privati è a volte incerta. Spesso - è stato rilevato - comunicano con falde superficiali più facilmente soggette a contaminazione da sostanze tossiche e non si conoscono le caratteristiche costruttive e la profondità di attingimento. Fondamentale è poi che i possessori di un pozzo privato effettuino periodicamente delle analisi all'acqua. Considerazioni che interessano i pozzi denunciati e censiti, ma non quelli abusivi.

LE CONSEGUENZE

L'equilibrio della falda, quindi portata e sicurezza, subisce l'impatto dei pozzi privati che prelevano litri e litri di acqua in continuo. Non è certo una novità, tant'è che il Piano di tutela delle acque della Regione Veneto prevede l'obbligo di installazione di dispositivi per la regolazione d'acqua a getto continuo e l'installazione di un contatore. C'è di più. Ogni nuovo foro sul terreno, se non realizzato da professionisti, è potenzialmente un nuovo sito di inquinamento. Ci sono specifiche prescrizioni sui pozzi privati: denuncia di possesso al Genio civile e obbligo annuale di denunciare il quantitativo prelevato; inoltre i nuovi pozzi per uso domestico possono essere realizzati esclusivamente nelle aree non servite da acquedotto. «Il valore percentuale del grado di copertura del servizio acquedottistico di Etra, riferito alle utenze domestiche, calcolato come rapporto tra abitanti serviti e abitanti residenti, è nel 2018 dell'89% ed è inferiore al 100% solo nella fascia delle risorgive, tra l'Alta Padovana e la provincia di Vicenza, dove la popolazione residente utilizza prevalentemente pozzi propri spiega il presidente di Etra Andrea Levorato . Alcune famiglie hanno un pozzo perché non esiste la rete pubblica, ma molte vi ricorrono pur potendo usufruire del servizio di acquedotto la cui qualità pensano sia inferiore. L'acqua erogata da Etra è buona e molto controllata. Nel 2018, sono stati analizzati 1.642 campioni ed eseguite circa 44 mila analisi». Nel dettaglio l'acquedotto sarà esteso a San Pietro in Gu nelle vie Mazzini, Molinetto, Capitani Rizzetto, Gioberti e Bixio, a Fontaniva in via Delle Giare e via Boschi, a Carmignano di Brenta in via Vegri Vecchia e via Ospitale e a Grantorto in via Verdi.
Michelangelo Cecchetto
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Il Gazzettino