COMUNEBELLUNO Belluno città amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti: c'è chi dice no. L'adesione al documento programmatico Unicef, proposta giovedì sera in sede...
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BELLUNO Belluno città amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti: c'è chi dice no. L'adesione al documento programmatico Unicef, proposta giovedì sera in sede di terza commissione consiliare è passata, ma non all'unanimità. Dubbiosi sulla proposta, che risale ancora al 2004, si sono dichiarati il consigliere Franco Roccon, capogruppo di Civiltà Bellunese, Raffaele Addamiano di Obiettivo Belluno e Francesco Pingitore di Patto Belluno Dolomiti. Tutti e tre si sono astenuti al momento del voto.
AUTOCELEBRAZIONI
«Non era scritta bene la bozza di delibera, a mio avviso spiega Addamiano -, ho evidenziato contenuti a sbagliati, che poi sono stati cambiati. Non mi ha convinto il punto 9 dove si sostiene che l'adesione prevede il sostegno alle Organizzazioni non governative, cosa significa? Mi è sembrata anche una sorta di autocelebrazione per indurci a dire che l'amministrazione già sta facendo molto per l'infanzia».
PROPOSTA DEL 2004
La proposta dell'Unicef risale al 2004, nel 2018 è tornato sulle scrivanie di Palazzo Rosso in seguito ad una sollecitazione della onlus. Il documento si articola in 9 punti, 9 suggerimenti all'amministrazione su come agire verso bambini e adolescenti. Per esempio, promuovere un coinvolgimento dei piccoli nelle questioni che li riguardano, promuovere norme e procedure che proteggano l'infanzia, assicurare un monitoraggio costante della condizione dei bambini sul territorio e dei loro diritti, e altro.
POLITICHE CHE GIÀ SI FANNO
«Mi pare tanta filosofia commenta Roccon -, dovrebbero essere azioni naturali e ovvie, già presenti all'interno delle politiche amministrative di ogni singolo Comune. Non dobbiamo avere bisogno di un ente come Unicef per mettere in atto certe politiche».
Anche Roccon è rimasto perplesso davanti al punto 9, dove si dichiara la necessità Sostenere le Organizzazioni non governative e le istituzioni indipendenti che difendono e garantiscono i diritti umani.
«Servono politiche per favorire le nascite conclude -, non queste cartoline inutili».
Alessia Trentin
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Il Gazzettino