PORDENONE - (d.l.) Referendum costituzionale, sul fronte vittorioso del no non rientra la polemica del comitato guidato da Elio De Anna con il sindaco Alessandro Ciriani. «Il...
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Il caso Pordenone con lo strappo referendario insomma rischia di lanciare il segno. Ciriani infatti non si ferma: «Se questo è il buongiorno per gettare le basi di una nuova alleanze del centrodestra che punti alle politiche e alle regionali siamo messi bene. Non mi pare che il modo migliore di cominciare questo cammino sia attaccare il sindaco di Pordenone». E poi aggiunge: «Dove mi hanno invitato sono andato. Ho partecipato a trasmissioni televisive, ho usato i social per fare campagna e ho partecipato a un'iniziativa politica in biblioteca. Tutto questo compatibilmente con gli impegni di sindaco. Ho appena finito una campagna che ci ha portato a vincere la città. Nella campagna referendaria si è impegnato un consigliere regionale? Bene, a ciascuno il suo».
E se il fronte dei vittoriosi litiga, sul fronte degli sconfitti forse le cose vanno anche peggio. Nel Pd tira aria da resa dei conti. Molto dipenderà da ciò che accadrà a livello regionale. La segretaria Antonella Grim è finito nel mirino nuovamente nel mirino dei bersaniani («gli elettori hanno votato anche sulla Regione e sul Pd regionale», aveva detto Lodovico Sonego lunedì) per la gestione del partito nell'ultimo periodo. A catena gli attacchi potrebbero coinvolgere la gerarchia del partito: dal provinciale Giuliano Cescutti alla segretaria cittadina Daniela Giust.
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Il Gazzettino