Cinquant'anni tra giornalismo e arte Ferruccio Gard: Rai, calcio e pittura

Cinquant'anni tra giornalismo e arte Ferruccio Gard: Rai, calcio e pittura
IL PERSONAGGIOCinquant'anni di carriera artistica da festeggiare nella cornice internazionale del Museo Mercedes Sierra de Pérez - El Chicó di Bogotà: Ferruccio Gard,...

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IL PERSONAGGIO
Cinquant'anni di carriera artistica da festeggiare nella cornice internazionale del Museo Mercedes Sierra de Pérez - El Chicó di Bogotà: Ferruccio Gard, celeberrimo volto televisivo (dall'anno scorso nuovamente commentatore di successo a Quelli che il calcio su Raidue), ha inaugurato a metà maggio una personale dal titolo Ferruccio Gard-Invito al colore in optical: 50 anni di pittura proprio nella capitale colombiana.

Fortemente voluta dal locale Istituto italiano di Cultura, è curata dal critico Bruno D'Amore: la disciplina numerica si costituisce parte fondamentale dell'arte programmata e cinetica della quale Gard è riconosciuto maestro. «Sto attraversando un periodo magico - esordisce Gard - sono pure entrato nella collezione d'arte italiana contemporanea della Farnesina». Da sempre l'artista e giornalista, piemontese d'origine e veneziano acquisito dal 1973, alterna le due passioni: «Non intendo confondere le professioni - prosegue - posso però dire che il giornalismo, ponendomi a contatto con le più diverse e drammatiche vicende umane, ha influito nel mio percorso artistico portando i sentimenti umani nella pittura; certo, ad un primo distratto sguardo si tratta di un genere che può apparire freddo, basato com'è sulla percezione visiva, sulla matematica e sulla geometria, ma proprio attraverso i colori parla dell'essere umano e delle bellezze della natura».
LA CARRIERA
La doppia identità di Ferruccio Gard e la popolarità ottenuta con la trasmissione 90. Minuto («Le mie dirette dallo stadio veronese Bentegodi erano seguite da venti milioni di spettatori», racconta), comportano iniziali difficoltà nel mondo ufficiale dell'arte e della critica: «Proprio per la notorietà presso il grande pubblico, il preconcetto portò qualche collega non veneziano a stroncare le mie opere senza neppure approfondire il percorso fatto!» Numerose esposizioni e il successo in crescita esponenziale rappacificarono la critica e oggi, dopo esposizioni anche a New York, Pechino, Argentina e Bruxelles, tra le altre, a Bogotà si ammirerà un percorso dagli esordi del 1969 a «pochi giorni fa, quando ho concluso le ultime tele». Per la verità, i festeggiamenti dei cinquant'anni di attività erano iniziati a febbraio, con una personale a Longarone nella rassegna Arte in Fiera Dolomiti. Oggi Gard è rappresentato a livello internazionale da due gallerie, la Contini Contemporary di Londra (che ha preparato l'accurato catalogo) e la Boccara Art di New York. Le celebrazioni proseguiranno ad ottobre in Giappone, ad Osaka e Tokyo. «Ho fondato la rappresentativa calcistica veneta dei giornalisti, e per dieci anni a Cortina ho organizzato la partita Giornalisti contro Vip Ho avuto il privilegio di far esordire anche Elisabetta Casellati, al tempo sottosegretario. Venezia ha celebrato Ferruccio, che aveva già partecipato a ben sette edizioni della Biennale, tre anni fa alla Galleria internazionale d'arte moderna di Ca' Pesaro, con una importante mostra.

Riccardo Petito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino