CINEMA UDINE (loma) Tremila accreditati (paganti) da 45 paesi, 25mila voti espressi

CINEMA UDINE (loma) Tremila accreditati (paganti) da 45 paesi, 25mila voti espressi
CINEMAUDINE (loma) Tremila accreditati (paganti) da 45 paesi, 25mila voti espressi dal pubblico, 45 dirette, 10 conferenze stampa e 600 incontri per studiare nuove collaborazioni...

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CINEMA
UDINE (loma) Tremila accreditati (paganti) da 45 paesi, 25mila voti espressi dal pubblico, 45 dirette, 10 conferenze stampa e 600 incontri per studiare nuove collaborazioni per future coproduzioni. Il tutto senza mai incontrarsi di persona, ma solo sul web, per effetto dell'epidemia da Covid 19 che ha spinto il Far East Film Festival ad allestire un'edizione, la numero 22, solo digitale. Una sfida sul piano organizzativo, alla fine vinta e celebrata sabato sera con una cena (in piedi e distanziati) sul piazzale del castello di Udine, a ribadire la volontà di tornare, nel 2021 e dal 23 aprile all'1 maggio, ad accogliere ospiti e pubblico al Teatro Nuovo.

«Questo festival è l'iniziativa più importante della nostra città, che ci fa conoscere sul piano internazionale - ha sottolineato il sindaco Pietro Fontanini, presente alla serata con l'assessore alla Cultura Fabrizio Cigolot - ho visto da spettatore film appassionanti, ben girati e di qualità. Non posso che fare i complimenti agli organizzatori, su tutti Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche».
Del resto la strada del digitale, intrapresa per primi, sarà seguita nei mesi a venire anche dal festival di Rotterdam e dal Sundance, a gennaio.
I VINCITORI
La serata di sabato è servita anche per proclamare in diretta i film premiati dal pubblico con le opere realizzate da IdeaPrototipi: il Gelso d'Oro è andato al dramma giovanile cinese Better Days di Derek Tsang (figlio del leggendario Eric Tsang): un'indimenticabile storia d'amore e di violenza sui banchi di scuola - ambientata nel contesto del duro esame di ammissione alle università, il Gaokao - che si è aggiudicata anche il Gelso Nero degli accreditati Shogun. Il Gelso d'Argento è andato alfilm malaysiano Victim(s) della regista Layla Ji, presentato dal Feff in prima mondiale (la Malaysia non era mai finita sul podio). Il Gelso di Cristallo è andato alla favola pop taiwanese I WeirDo di Liao Ming-yi (altra prima mondiale), che si è aggiudicata anche il Gelso Viola di Mymovies. Il Gelso Bianco per la migliore opera prima, deciso da una giuria internazionale (La Frances Hui, Leopoldo Santovincenzo, Mark Adams), è andato invece all'action-comedy sudcoreana Exit di Lee Sang-geun. Sudcoreana anche la menzione speciale, il noir Beasts Clawing at Straws di Kim Young-hoon.
COME IN SALA
Il 90% degli spettatori ha scelto di vivere il festival preferendo il calendario quotidiano al semplice catalogo on demand, a conferma che la scommessa di trasferire dal reale al digitale il modello del festival, è stata compresa e apprezzata. La rivoluzione del Feff 22 è consistita nell'adattare ogni singola sezione, ogni singolo spazio operativo, alle leggi del web. Se il quartier generale si è trasferito virtualmente su MYmovies.it e fisicamente all'Hotel Clocchiatti Next di Udine, dove sono stati allestiti i vari set per le dirette, l'anima della rassegna ha mantenuto la scelta di immergere il pubblico nel cuore del cinema pop asiatico (Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud, Giappone, Filippine, Indonesia e Malesia).

«Siamo riusciti a realizzare un programma con titoli importanti, tante opere prime e molte registe donne - il commento finale degli organizzatori - Abbiamo cercato di mantenere l'atmosfera che si crea di solito a Udine, dove una comunità internazionale s'incontra per nove giorni da oltre vent'anni. Molto di quello che abbiamo sperimentato lo porteremo con noi al Feff 2021, dal vivo».
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Il Gazzettino