CINEMABella, brava, socialmente impegnata: una diva da 81 milioni di follower sulla piattaforma social cinese Weibo. Ci sono influencer italiani che si esaltano per molto meno, ma...
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Bella, brava, socialmente impegnata: una diva da 81 milioni di follower sulla piattaforma social cinese Weibo. Ci sono influencer italiani che si esaltano per molto meno, ma Yao Chen, a quanto pare, no, nonostante Time Magazine e Forbes l'abbia inserita fra le 100 persone più influenti del pianeta. Niente capricci, nessuna pretesa di cibi o bevande introvabili. Ma una star rimane una star e l'attrice cinese, una delle ospiti di punta del Far East Film Festival dove ieri sera ha ricevuto il Gelso d'oro alla carriera e ha presentato l'ultimo film di cui è protagonista (il thriller sociale Lost, Found di Lue Yue, riflessione sui diritti civili e sulla condizione femminile nella Cina di oggi), non fa eccezione. Atterrata in Italia, ha voluto l'uscita vip all'aeroporto; all'organizzazione del Feff ha chiesto un'auto che potesse trasportare il suo entourage (una decina di persone tra produttori, parrucchiera e truccatrice personali). Per lei, si sono mosse due agenzie di stampa che dall'Italia battono le news per la Cina. I suoi manager hanno voluto visionare in anteprima le interviste dei giornalisti: niente tematiche politiche, consuetudine abbastanza diffusa per gli ospiti che arrivano da quel Paese. Arrivata a Udine tra lunedì e martedì, Yao Chen è di fatto scomparsa dai radar del pubblico del festival e nessuno l'ha avvistata per quasi due giorni: Inarrivabile si è commentato tra i corridoi del Teatrone; su Weibo, però, ha tenuto aggiornati i fan: prima l'arrivo a Udine (ha postato le foto di un gregge di pecore avvistato lungo il percorso in auto, oltre che il badge e il catalogo del Feff), poi, l'1 maggio, l'escursione a Venezia, come una ragazzina in gita (ha 39 anni, ma ne dimostra molti di meno anche dal vivo, assicura chi l'ha incrociata). Cosicché, la sua prima uscita ufficiale è stata alla cena dedicata agli ospiti cinesi organizzata dalla rassegna. E lì, la sorpresa: la risposta cinese ad Angelina Jolie, cui è paragonata anche per il suo attivismo umanitario (diventata ambasciatrice dell'Alto Commissariato della Nazioni Unite per i rifugiati, pare che in un anno abbia fatto triplicare le donazioni dei cinesi) si è dimostrata gentile, disponibile e sorridente, quasi un'anti diva (la sua conterranea, Chloe Maayan, ad esempio, ha voluto un fotografo personale). E pare ieri abbia voluto trascorrere la giornata a visitare Udine: chissà che non la racconti ai suoi 81milioni di fan.
Alessia Pilotto
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Il Gazzettino