CIMADOLMO È un monolite d'acciaio comparso nelle Grave di Papadopoli, all'altezza

CIMADOLMO È un monolite d'acciaio comparso nelle Grave di Papadopoli, all'altezza
CIMADOLMOÈ un monolite d'acciaio comparso nelle Grave di Papadopoli, all'altezza del ristorante Alla Botte. Un obelisco alto circa tre metri, tutto in metallo lucente, con delle...

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CIMADOLMO
È un monolite d'acciaio comparso nelle Grave di Papadopoli, all'altezza del ristorante Alla Botte. Un obelisco alto circa tre metri, tutto in metallo lucente, con delle scritte in egiziano. Che tradotte significano Cimadolmo Grave di Papadopoli. Resta un mistero sapere chi l'abbia collocato e con quali intenzioni. Da quel che è certo non sono gli Ufo, è evidente la mano dell'uomo. «È comparso circa dieci giorni fa spiega il sindaco Giovanni Ministeri - Ho avviato da subito delle indagini per capire chi potesse averlo posto. Ho chiamato le società del gas, per capire se potevano esser state loro, ma niente. Ho interpellato altre società di servizi, associazioni e così via ma nessuno sa nulla. In poche parole qualcheduno è arrivato di notte, l'ha piazzato e se n'è andato. Incuriosisce molto il fatto che le incisioni siano in lingua egiziana, questo è davvero un aspetto originale».

I GEROGLIFICI
La scrittura è proprio per geroglifici, con le piccole immagini che si ritrovano sulle mummie o nelle incisioni sui templi egizi. Chissà forse il richiamo è agli antichi obelischi, che erano un elemento importante nell'architettura dell'antico Egitto. Simboleggiavano il dio del sole Ra; gli antichi Egizi pensavano che il dio sole esistesse all'interno della struttura. I romani erano affascinati dagli obelischi tanto che ne portarono diversi a Roma.
LA RICERCA

«Questo manufatto precisa il sindaco Ministeri non ha la forma a stilo dell'obelisco, ma pare ispirarsi ad esso. Da una breve ricerca che ho compiuto, ho scoperto che dallo scorso dicembre questi misteriosi monoliti stanno spuntando in diverse parti del mondo come Romania, Olanda, Francia, Germania e Usa. In Italia, finora, ne sono comparsi due: uno a Lanuvio sui colli romani e un altro in Alto Adige, tra i vigneti di Baron Longo, a Egna. Ed ecco il terzo, giunto proprio a Cimadolmo, lungo le rive del Piave. Ricorda un po' la scultura del film di Kubrick 2001 Odissea nello spazio. Assicuro comunque che gli ufo non c'entrano, è opera della mano dell'uomo. Neppure il Comune c'entra, siamo estranei a quest'iniziativa. Certo ci lusinga constatare che l'ignoto artista che qui lo ha deposto, chiunque esso sia, abbia scelto proprio il nostro paese per l'esposizione. Se ai cittadini questa stele di metallo non dispiace, ci impegneremo a perfezionarla e a valorizzarla». Insomma potrebbe diventare un'attrazione. Anche se, quando a fascino, le grave di Papadopoli ne hanno già in abbondanza.
An.Fr.
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Il Gazzettino