Ciambetti: «L'Alta velocità ci serve, fermarla non si può»

Ciambetti: «L'Alta velocità ci serve, fermarla non si può»
VENEZIA Anche il presidente del Consiglio regionale del Veneto, il leghista Roberto Ciambetti, scende in campo a favore della Tav, l'alta velocità ferroviaria che il ministro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA Anche il presidente del Consiglio regionale del Veneto, il leghista Roberto Ciambetti, scende in campo a favore della Tav, l'alta velocità ferroviaria che il ministro Cinquestelle, Toninelli, intende bloccare. «Il Consiglio regionale del veneto - ricorda Ciambetti - il 2 ottobre scorso approvò a larga maggioranza la mozione che chiedeva il completamento dell'Alta Velocità. Questa posizione non è mutata: l'opera ci serve».«Mi auguro - prosegue Ciambetti - che l'analisi costi-benefici sulla Tav abbia tenuto conto anche dei costi eventuali da sostenere per la mancata realizzazione dell'opera, i rimborsi che dovremo versare a Francia e Unione Europea, le penali da pagare alle aziende nonché la ricomposizione ambientale e la chiusura dei trafori avviati: non penso si tratti di cifre marginali». Ciambetti ricorda che la mozione chiedeva alla Giunta di intervenire presso il governo affinché venisse assicurato il completamento dei lavori della Tav. «L'ampia maggioranza e il voto contrario limitato - spiega il presidente del Consiglio - credo dimostrino perfettamente il sentimento diffuso nella nostra Regione: il voto di ottobre dice bene come la maggioranza degli attori socio-economici, oltre che politici, siano convinti della necessità di quest'opera».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino