«Ci sono sei comuni che vanno alle elezioni con una sola lista. Spero che il

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«Ci sono sei comuni che vanno alle elezioni con una sola lista. Spero che il quorum venga raggiunto dappertutto perché, diciamocelo, in organico non ho sei commissari da...

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«Ci sono sei comuni che vanno alle elezioni con una sola lista. Spero che il quorum venga raggiunto dappertutto perché, diciamocelo, in organico non ho sei commissari da mandare». Il prefetto Maria Rosaria Laganà lo dice scherzando, ma neanche troppo. Il proliferare del candidato unico è tra i tratti caratterizzanti delle elezioni amministrative in programma domenica. Da qualunque prospettiva lo si osservi non è un bel dato, evidenzia che qualche falla da tamponare c'è. Il prefetto, nella sua analisi fatta durante la visita alla redazione de Il Gazzettino, una soluzione la propone: favorire le fusioni. E cita lo splendido esempio di Crespano e Paderno che, grazie al lavoro dei due sindaci, si sono unite in Pieve del Grappa razionalizzando costi e servizi, ma mantenendo una loro precisa identità. Il prefetto ha comunque toccato parecchi aspetti di stringente attualità: dal tema dell'ordine pubblico («C'è gente che qui parla di degrado, ma dovrebbe provare a vivere in realtà più complicate»), al capitolo profughi, che sono in calo e adesso si attestano sulle 1100 unità. «Ma forse andrebbe rivisto il sistema». Non ultimo l'impennata del consumo di droga da parte dei giovani: «C'è benessere, ci sono scuole di alto livello: trovo inspiegabile questa deriva».

Calia alle pagine II e III
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Il Gazzettino