Ci sono nuovi indizi riparte l'inchiesta

Ci sono nuovi indizi riparte l'inchiesta
Si va verso la riapertura dell'inchiesta su Emanuela Petrillo, l'assistente sanitaria 31enne accusata dalla Usl 2 di aver solo finto di somministrare il vaccino tetravalente ad...

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Si va verso la riapertura dell'inchiesta su Emanuela Petrillo, l'assistente sanitaria 31enne accusata dalla Usl 2 di aver solo finto di somministrare il vaccino tetravalente ad almeno 500 bambini.

Il pubblico ministero Barbara Sabattini ha chiesto al giudice per le indagini preliminari di riprendere in mano il fascicolo per abuso d'ufficio archiviato a settembre 2016 e dare il via così a una nuova indagine. A convincerla è stata l'ultima relazione depositata dall'Usl 2 che ha portato alcuni elementi nuovi e da approfondire.
Uno degli elementi ritenuti più importanti, e su cui l'Usl punta molto ritenendolo decisivo, è il numero di bambini risultati non vaccinati dopo gli esami a campione condotti sui piccoli pazienti seguiti dalla Petrillo: sono stati ritenuti negativi ventitré casi su ventisei esaminati. In poche parole: in nessuno di questi ventitrè bambini è stata trovata traccia del vaccino nonostante le iniezioni che l'assistente avrebbe fatto. E questa, secondo l'Usl 2, sarebbe una sorta di prova provata della malafede dell'infermiera.
La Procura invece resta cauta, in attesa che il gip si esprima sulla richiesta della Sabattini. E il procuratore Michele Dalla Costa non nasconde nemmeno il timore che il grande clamore suscitato dalla vicenda possa, in qualche modo, condizionare negativamente le nuove indagini.
Nel frattempo ieri mattina si è presentato in Procura Giovanni Gallo, direttore del servizio di igiene pubblica della Usl 2. Per lui un colloquio di una mezzora con il pm Sabattini, probabilmente proprio per approfondire il dettaglio dei casi di pazienti che risulterebbero non immunizzati.
All'uscita Gallo ha confermato che «a partire dalle date previste e annunciate dall'Usl, tutti coloro che si sospetta non abbiano ricevuto le dosi di tetravalente saranno vaccinati». Gallo parla quindi apertamente di sospetti, non di certezze perché, spiega «vi sono vaccini sui cui l'esame sierologico (del sangue ndr) possono non rilevare se l'immunizzazione sia stata o meno effettuata».
È però vero che, spiegano i virologi, ogni vaccino che produce un effetto di immunizzazione può essere rintracciato. E quando l'esame risulta negativo significa che o il vaccino non è stato somministrato, o si è effettuata la ricerca per l'agente di immunizzazione sbagliato.
Rimane poi da risolvere un'altra questione. Le nuove vaccinazioni annunciate dell'Usl 2 per chi è risultato privo del vaccino anche dopo essere passato per le mani della Petrillo, rischiano di rendere vani gli approfondimenti richiesti dalla Procura. Sarebbe infatti estremamente complicato, per non dire impossibile, capire a quale delle iniezioni sia legata l'eventuale reazione immunitaria: a quella della Petrillo o a quella programmata nei prossimi giorni dalla Usl?

In buona sostanza, con le nuove vaccinazioni il più importante nuovo indizio che ha portato il pm Sabattini a chiedere la riapertura delle indagini, rischia di essere di fatto eliminato. Ma su questo punto Giovanni Gallo, a precisa domanda dei cronisti, ha preferito non rispondere.
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Il Gazzettino