Chiusura del Punto Enel «Basta discriminazioni»

Chiusura del Punto Enel «Basta discriminazioni»
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BELLUNO - (a.tr.) «Siamo sconcertati, una scelta di pura convenienza». Rudy Roffarè, segretario generale aggiunto di Cisl Belluno Treviso, interviene sulla chiusura dello storico punto Enel di via Simon da Cusighe. Da decenni un punto di riferimento per la popolazione bellunese in tema di servizi elettrici. «Siamo sconcertati - spiega Roffarè - perché la scelta di Enel colpisce un territorio che dà molto: produce energia pulita attraverso le centrali elettriche, è attraversato da elettrodotti e produce profitti alle imprese. In questi anni molti servizi pubblici sono stati tagliati e affidati al libero mercato: energia, telefonia, poste, servizi sanitari, trasporti, istruzione e proprio in queste ore, la notizia del possibile taglio della Polizia postale. Sappiamo bene che la scelta di mantenere o meno i servizi è legata spesso solo alla convenienza rispetto al numero dei clienti e ai costi di gestione, e che non viene mai presa in considerazione l'utilità sociale. Per tenere vivo un territorio di montagna, occorre invece che vi rimangano i cittadini e i servizi». La soluzione di affidare la gestione del punto ad un privato, secondo il sindacato, sarà fallimentare. Tanto più che discrimina Belluno rispetto ad altri territori, come Sondrio, dove tutto resterà invariato. «Sappiamo come il privato tenda a fare attività di vendita e non a risolvere problemi complessi come dilazione del credito, allacciamenti difficili, interruzioni di servizio. Chiediamo perciò a Enel di rivedere la sua scelta».

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Il Gazzettino