Chiusi i debiti Polacque In Comune 1,4 milioni

Chiusi i debiti Polacque In Comune 1,4 milioni
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SERVIZI
ROVIGO Oggi Palazzo Nodari riceve la seconda e ultima rata di pagamento da parte di Acquevenete. Il neonato acquedotto del Polesine e della Bassa Padovana ha così saldato il debito pregresso di Polesine acque con il Comune di 3,3 milioni. Con gli accordi precedentemente presi alla fusione, infatti, l'intera somma sarebbe stata portata a saldo entro il 2023 con più rate. L'accordo del sindaco Massimo Bergamin all'epoca in cui approvò, non con il proprio voto nell'assemblea dei soci di Polesine Acque, ma con la propria presenza in aula, la fusione con la controparte patavina Centro veneto servizi, si imperniava proprio sulla risoluzione dei debiti della società rodigina con i diversi Comuni soci.

RIMBORSO
La prima rata di pagamento è arrivata all'inizio dello scorso mese, permettendo di sbloccare alcuni fondamentali investimenti comunali fermi al palo da molti mesi: per l'Accademia dei Concordi, le scuole paritarie, la mensa per i poveri San Vincenzo de' Paoli e molti altri soggetti in attesa di fresche risorse con cui proseguire le proprie attività.
In totale sono circa 10 i milioni di euro di debito che Polacque vantava nei confronti dei soci e ora è Acquevenete a doverli restituire. Il quasi ex vicesindaco di Adria Federico Simoni aveva spiegato in dicembre che Rovigo era stata l'unica amministrazione comunale a richiederli con urgenza, differentemente dagli altri che avevano accettato la restituzione tra l'anno corrente e il 2019.
LO SCONTRO

Sulla fusione, la battaglia di Bergamin è durata quasi due anni, bloccandone l'approvazione con l'assenza dalle assemblee finché non si è trovato un accordo che fosse favorevole per il Comune da lui presieduto. Lo scorso 9 agosto si è poi arrivati alla conclusione dell'acquisizione per incorporazione dell'acquedotto polesano in quello bassopadovano. Entro la fine del mese dovrebbe essere votato il nuovo consiglio d'amministrazione di Acquevenete. Alla votazione dei soci (circa un centinaio) sarà presentata l'unica lista di candidati presentata martedì scorso, che vede proprio Bergamin proposto per la vicepresidenza. Sarà il secondo in comando dietro a Piergiorgio Cortellazzo, coordinatore padovano, ma in prestito alla sede polesana, di Forza Italia.
Alberto Lucchin
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Il Gazzettino