Chirurgia plastica al viso, la polizia lo ferma al gate

Chirurgia plastica al viso, la polizia lo ferma al gate
IN AEROPORTOMESTRE Quando si è presentato all'aeroporto, il personale di polizia l'ha guardato con gli occhi increduli. Semplicemente quell'uomo sulla foto del passaporto non era...

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IN AEROPORTO
MESTRE Quando si è presentato all'aeroporto, il personale di polizia l'ha guardato con gli occhi increduli. Semplicemente quell'uomo sulla foto del passaporto non era lui. E allora, per un cittadino iraniano diretto a Londra, sabato sera sono cominciati i guai. Immediatamente fermato dalle autorità per il sospetto che avesse utilizzato dei documenti falsificati, l'hanno invitato a procurarsi un avvocato.

L'accusa, in effetti, era piuttosto grave, tale da poter portare all'arresto. Ma qualcuno poteva essere davvero così ingenuo da presentarsi con un in viso diverso ai controlli della dogana? In realtà, la situazione si è risolta subito dopo, senza la necessità di dover passare per procedimenti penali. Un po' per la lingua e la difficoltà di esprimersi, un po' per l'agitazione del momento, l'uomo non era riuscito a spiegare che quello della foto, per quanto diverso dall'originale, era davvero lui.
Aveva semplicemente omesso di spiegare che, da quando aveva ottenuto il passaporto, si era sottoposto a un intervento di chirurgia plastica facciale. Motivo per cui la sua fisionomia era cambiata quasi radicalmente, tanto da far sorgere il dubbio agli operatori. In realtà, l'uomo non era del tutto incolpevole.
Perché per interventi di questo tipo, invasivi al punto tale di poter compromettere la riconoscibilità, si dovrebbe comunicare all'autorità di riferimento la necessità di cambiare la foto sul documento. Una leggerezza, però, se confrontata all'ipotesi di reato iniziale. A quel punto, il passeggero è stato rilasciato e ha potuto riprendere il proprio volo.
D.Tam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino