CHIOGGIA«Sono arrivato a novant'anni vivendo in mezzo ai depositi di Gpl». Renzo Zucchi, il fondatore della Socogas, fa l'esempio di sè stesso per convincere l'esercito del no...
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«Sono arrivato a novant'anni vivendo in mezzo ai depositi di Gpl». Renzo Zucchi, il fondatore della Socogas, fa l'esempio di sè stesso per convincere l'esercito del no a deporre le armi e sedersi al tavolo del dialogo.
«La nostra sede principale - spiega al Gazzettino quello che è tuttora l'amministratore della Costa, impegnata nella realizzazione del deposito in Val da Rio - è contigua a un nostro deposito e io, i miei figli, i miei nipoti, lavoriamo lì. Se ci fossero problemi o rischi di certo non esporrei i miei cari al pericolo». Dunque la vicinanza del nascente deposito alle case non sarebbe un problema, secondo Zucchi, che ribadisce la linea tenuta dalla società e - alla vigilia della nuova manifestazione di protesta in programma sabato 28 - parla di «allarmismi finalizzati a strumentalizzare le persone per ottenerne il consenso».
IL RAPPORTO CON LA CITTA'
Di certo quello con Chioggia non è stato, fin dall'inizio, un rapporto facile. Lo riconosce lo stesso Zucchi: «Noi, ovunque lavoriamo, dialoghiamo con tutti. Purtroppo però a Chioggia siamo stati solo attaccati, e in queste condizioni il dialogo diventa impossibile». Ma se il numero uno della società emiliana ha deciso di parlare con il Gazzettino non è solo per alimentare il ping-pong delle polemiche e rinfacciare agli avversari di Socogas un comportamento che considera poco corretto. Zucchi interviene soprattutto per lanciare un invito al dialogo: «Io spero - dice il fondatore - che questo clima cessi il prima possibile e possano avviarsi positivi confronti». Che servirebbero anche, assicura, «allo sviluppo di nuove iniziative nell'interesse della città» e del suo Porto «che sta vivendo una fase asfittica, se non addirittura recessiva mentre, attivandosi un dialogo tra le varie attività produttive ed economiche, potrebbe svilupparsi».
INVITO AL DIALOGO
«Confido - è l'auspicio del presidente Socogas - che prima possibile possa prevalere la ragionevolezza e prenda avvio un dialogo sereno. Noi siamo pronti anche a fare chiarezza sull'insussistenza dei motivi di allarme da taluno diffusi». Zucchi invita anche a diffidare di quei «generali che vogliono solo appuntarsi qualche medaglia, magari per finire sulle pagine dei giornali o per cercare di fare carriera politica, anche se questo comporta il sacrificio di tanti soldati...».
Quanto all'investimento su Chioggia, Socogas continua a ripetere il suo mantra: l'Unione Europea promuove il Gpl come combustibile ecologico, in Italia non lo produciamo e quindi dobbiamo importarlo, e il trasporto ferroviario crea più problemi di quello via mare. Nè la società - altro messaggio importante - intende fermarsi di fronte alla guerra legale in atto. «Attendiamo fiduciosi le decisioni del Tar - riassume il presidente - anche se preferiremmo profondere energie per lo sviluppo, anziché in faticose battaglie legali». «Vorrei - conclude Zucchi - meno parcelle e più investimenti. Perchè anche se ho novant'anni continuo a sperare che in questo Paese si possa ancora investire per fare impresa e sviluppo, a dispetto del fronte del no che, purtroppo, allontana gli investimenti in grado di portare benefici e occupazione».
Francesco Antonini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino