«Chiasso e urla, lattine e bottiglie abbandonate ovunque, bisogni fisiologici espletati contro i pilastri della galleria e nella piccola aiuola verde adiacente, biciclette...
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Era stato questo il quadro che lo scorso luglio una residente in galleria Balotta aveva tratteggiato riferendosi alla presenza dei tanti stranieri gravitanti attorno al market nigeriano Africa Continental Shopping Center in una lettera inviata al sindaco e alla stampa. Una seconda segnalazione è arrivata a settembre, sottolineando ancora la situazione di disagio e punzecchiando il primo cittadino: «Non ha ritenuto nemmeno di rispondere alla mia lettera. E, naturalmente, non ha fatto niente per almeno tentare di risolvere i problemi». Pochi giorni dopo, visto anche il risalto dato alla protesta, era scattato un blitz congiunto di polizia e vigili. Gli accurati accertamenti, però, non avevano evidenziato alcuna irregolarità nel negozio. Punto sul vivo, Bergamin aveva comunque firmato il 29 dicembre un'ordinanza per imporre al bazar la chiusura anticipata: «Considerato che detta situazione assume proporzioni particolarmente rilevanti nelle ore serali, costituendo seria fonte di pericolo per l'incolumità pubblica, la sicurezza urbana, nonché per il decoro, l'igiene e la normale convivenza dei cittadini» veniva stabilita la chiusura anticipata alle 18.
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Il Gazzettino