MATURITÁMESTRE Addio alla tesina, debuttano le tre buste. Altra novità dell'esame di maturità dopo la doppia prova scritta. Ieri sono cominciati gli esami orali e, tramontata...
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MESTRE Addio alla tesina, debuttano le tre buste. Altra novità dell'esame di maturità dopo la doppia prova scritta. Ieri sono cominciati gli esami orali e, tramontata la tesina che fino allo scorso anno consentiva ai maturandi di partire da un argomento scelto da loro (e quindi quasi in tranquillità), gli studenti hanno trovato davanti a loro tre buste predisposte dalla commissione. Quasi come un quiz televisivo, anche se all'interno non c'era nessuna domanda, ma materiali di spunto: un testo, un documento, un progetto, un problema, un disegno, una fotografia. Tutti legati al percorso di studi scolastico effettuato. Da qui sono partiti i primi colloqui interdisciplinari per l'esame, con le commissioni che hanno iniziato a valutare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale, anche utilizzando la lingua straniera. Al termine del colloquio, i candidati hanno esposto con una breve relazione o un elaborato multimediale anche le esperienze di alternanza Scuola-Lavoro svolte.
«HO SCELTO QUELLA A DESTRA»
Al Liceo Luigi Stefanini ieri è partita la classe VPB dell'indirizzo di Scienze Umane con la prova dei primi cinque studenti. Le buste a sorteggio li ha spaventati molto. «In carta gialla e sigillate erano posate sopra i banchi» racconta Agnese Agostini, di Mestre. «Ho scelto quella di destra, ed è comparsa l'immagine del quadro Le muse inquietanti di Giorgio De Chirico. Prima di iniziare a parlare, ho pensato con calma ai collegamenti possibili». Agnese è partita dalla storia dell'arte nel periodo della pittura metafisica, a cui ha legato il Futurismo, la prima guerra mondiale in storia e in letteratura inglese i poeti di guerra. Agnese ha già passato il test di ingresso allo Iusve per il corso di laurea in Educatore per la prima infanzia.
PROF DISPONIBILI
«Ero molto spaventata dalla formulazione dei collegamenti - interviene Sara Zanetti di Oriago - Pensavo di bloccarmi». Ma per lei come per tutti i compagni, i professori sono intervenuti con delle domande, aiutandoli a rompere il ghiaccio. «Quando ho aperto la busta, ho visto l'immagine di un circuito elettrico - prosegue Sara -. Ero impaurita, ma poi sono partita dalla resistenza in fisica per collegarla a quella in storia, e in letteratura italiana al libro Agnese va a morire». Al termine dell'esame orale agli studenti è stata chiesta anche una relazione sull'alternanza Scuola-Lavoro. Sara ha descritto sia il progetto realizzato in una scuola dell'infanzia a Ca' Sabbioni, sia quello sulla disabilità e inclusione sportiva all'Istituto Berna. «Anch'io ero terrorizzata» dice la compagna Gloria Barbera uscendo dalla prova e abbracciando le altre ragazze. «Ho pescato la busta a caso, e quando l'ho aperta c'erano due immagini, una sull'evoluzione intesa da Darwin e l'altra da Lamark. Il nuovo esame dà la possibilità di creare collegamenti, il tempo di pensare». A settembre proverà il test di ingresso a Logopedia, come la compagna Emma Lorenzi di Spinea, che sosterrà l'esame orale giovedì, e del Liceo Stefanini pensa che sia stata una scelta felice.
Filomena Spolaor
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Il Gazzettino