«Che fine farà la medicina di gruppo di Trecenta?»

«Che fine farà la medicina di gruppo di Trecenta?»
STRUTTURE SANITARIETRECENTA «Medici, infermieri e pazienti contagiati al San Luca: è doveroso far presente ai cittadini la gravità della situazione e dire come saranno gestiti...

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STRUTTURE SANITARIE
TRECENTA «Medici, infermieri e pazienti contagiati al San Luca: è doveroso far presente ai cittadini la gravità della situazione e dire come saranno gestiti gli ambulatori dei medici di base e servizi socio-sanitari». È il capogruppo della minoranza trecentana Gilberto Bianchini a chiedere chiarezza dopo la notizia del contagio da Sars-Cov-2 di undici persone avvenuto all'interno al nosocomio di Trecenta.

INTERROGAZIONE
Bianchini, che guida il gruppo consiliare Insieme per Trecenta, ha presentato al sindaco Antonio Laruccia un'interrogazione con richiesta di risposta immediata su quanto riferito dal direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella. Si tratta di undici casi di positività al tampone per il rilevamento del nuovo Coronavirus, riscontrati tra medici, infermieri e pazienti del San Luca proprio nella fase in cui era previsto l'inizio del piano di svuotamento dell'ospedale per trasferire in altre strutture i pazienti non affetti da Sars-Cov-2 e dedicare interamente la struttura di Trecenta ai pazienti con Covid-19. Per i pazienti si è trattato comunque di un falso positivo.
«Solo fra lunedì e martedì scorso Compostella, in risposta alla mia interrogazione sugli eventuali problemi di sicurezza generale relativi al San Luca e sull'esistenza di percorsi separati e dedicati, ha affermato che il San Luca è sicuro - scrive Bianchini nell'interrogazione - Viene spontaneo chiederci se il direttore generale è competente a dirigere questa situazione oppure a che gioco sta giocando con le legittime preoccupazioni dei cittadini altopolesani».
Bianchini chiama poi in causa il sindaco Laruccia in qualità di responsabile della salute pubblica nel territorio comunale, in cui il San Luca ricade. A preoccupare il consigliere è soprattutto la collocazione, la gestione e le modalità di fruizione dei servizi che normalmente vengono forniti ai cittadini nei locali del nosocomio altopolesano e che evidentemente ora saranno spostati altrove, come gli ambulatori dei dottori della medicina di gruppo Trecentamed.

«È doveroso che faccia presente ai cittadini di Trecenta lo stato di gravità della situazione in generale chiede con forza il capogruppo di minoranza In particolare, con la chiusura dell'ospedale San Luca, che sarà interamente dedicato ai pazienti con Covid-19, che fine faranno i servizi socio-sanitari fino ad oggi resi ai cittadini altopolesani? E soprattutto come saranno gestiti da domani gli ambulatori dei medici di base, considerata l'alta percentuale di anziani residenti a Trecenta?».
Ilaria Bellucco
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Il Gazzettino