Cerva attaccata e sbranata dai lupi

Cerva attaccata e sbranata dai lupi
POLCENIGOIl lupo mangia una femmina di cervo: sono passati circa sei mesi dal primo avvistamento di lupi nella dorsale montana pordenonese, molte le segnalazioni di avvistamenti...

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POLCENIGO
Il lupo mangia una femmina di cervo: sono passati circa sei mesi dal primo avvistamento di lupi nella dorsale montana pordenonese, molte le segnalazioni di avvistamenti la scorsa estate per possibili predazioni di ovini e ora la prima vittima accertata è una cerva.

CERVA SBRANATA
Ieri mattina la segnalazione alla stazione forestale di Polcenigo, da parte di alcuni escursionisti del Cai di Sacile, che erano in quota per una gita giornaliera. Una bella giornata di sole a cui difficilmente si può resistere: la dorsale Cavallo Cansiglio è un posto magico, da dove si vede il mare e le Dolomiti; mentre passeggiavano il ritrovamento e la grande sorpresa: un animale sventrato, chiazze di sangue sul centimetro di neve rimasta, qualche traccia di canidi nei dintorni.
I FORESTALI
Foto e messaggi si sono moltiplicati nel corso della giornata di ieri, ma i forestali, subito allertati, sono accorsi sul luogo per fare gli accertamenti del caso: «Appena arrivati - racconta il coordinatore della stazione di Polcenigo Paolo Rasura - abbiamo visto i resti dell'animale predato: una femmina adulta. Molta carne era stata già mangiata, in lontananza un lupo, in attesa di un po' di tranquillità per avvicinarsi nuovamente alla sua preda».
PREDATORI DI NATURA
Forse sono stati tre i lupi che hanno braccato l'ungulato, gli stessi avvistati ormai più volte tra Piancavallo e l'altopiano del Cansiglio, che hanno fatto quello che in natura è assolutamente normale, ma che è da tempo che da queste parti non succedeva. La presenza di predatori, ormai a quanto pare diventati stanziali, non fa altro che ristabilire l'equilibrio naturale e non deve sorprendere. «La notizia al giorno d'oggi si diffonde con grande velocità, bisogna stare attenti però a non creare allarmismi o a lasciare spazio a comportamenti inadeguati. Appena arrivati sul posto c'erano due ciclisti, altri quattro stavano arrivando e li abbiamo avvisati di non spaventarsi: tanto sangue non è mai bello da vedere e neanche i resti dell'animale. L'indicazione da dare è quella di non avvicinarsi, né ai resti, né ai lupi, in caso di avvistamento. Se qualcuno va in montagna con i cani, in questo momento è importante tenerli al guinzaglio e non lasciarli avvicinare alla carcassa abbandonata, un'eventuale competizione tra lupo e cane potrebbe diventare pericolosa, mentre se il lupo viene lasciato in pace non è pericoloso per l'uomo». Insomma avere il lupo nelle montagne è un bene, ma deve essere considerata una cosa normale e non bisogna fare troppo pubblicità.
LE RACCOMANDAZIONI
Le raccomandazioni sono le stesse già date dai tecnici faunistici l'estate scorsa: «Il messaggio principale che deve passare è di non avvicinarsi e non dare da mangiare - di fatto hanno dimostrato che sono in grado di arrangiarsi - perché la reazione degli animali selvatici non è mai prevedibile. Non è bene in ogni caso che prendano troppa confidenza con l'uomo».

Francesca Giannelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino