Cercasi ortopedico: i bandi sono inutili

Cercasi ortopedico: i bandi sono inutili
Cade nel vuoto la ricerca di due medici per l'ortopedia di Agordo. I due bandi per l'assunzione a tempo determinato hanno avuto esito negativo: gli unici due candidati, infatti,...

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Cade nel vuoto la ricerca di due medici per l'ortopedia di Agordo. I due bandi per l'assunzione a tempo determinato hanno avuto esito negativo: gli unici due candidati, infatti, si sono ritirati prima dell'esame dal parte della commissione. «Abbiamo subito rimesso a bando i due posti - spiega il direttore generale Adriano Rasi Caldogno -, quella di ortopedia - traumatologia è una specialità in cui siamo in sofferenza. Al momento all'ospedale di Agordo lavorano tre o quattro ortopedici, i ranghi sono ridotti da parecchio tempo a causa di pensionamenti e di naturali turn over per cui stiamo cercando personale».

La ricerca era iniziata a maggio con l'avviso per l'acquisizione di camici bianchi in mobilità da altre aziende sanitarie, la scadenza per la presentazione delle candidature era stata fissata al 27 giugno scorso. Allora si era fatto avanti un giovane medico di Noale, classe 1982. Sembrava essere la volta buona ma, con una nota del 12 agosto, il professionista ha deciso di rinunciare al posto. Anche l'avviso rivolto al personale non in mobilità ha infine avuto lo stesso esito. L'unico medico ad aver risposto ha rinunciato a proseguire nella procedura di selezione, lasciando l'azienda sanitaria senza altri candidati da valutare. Non si può dire che se lo aspettasse, tuttavia il finale non ha lasciato troppo sorpreso il direttore generale. «Da tempo ripeto che le aree di montagna hanno questa difficoltà a reperire personale - commenta Rasi Caldogno -, è un disagio generale avvertito non solo nel Bellunese e che investe non solo gli ortopedici ma anche altre specialità come i pediatri, dove la questione è annosa e nota, i ginecologi, gli anestesisti e i medici dell'area urgenza emergenza. Non è che manchino laureati in queste specialità ma vanno cercati e, va da sè, in questa ricerca tendono ad incontrare maggiori difficoltà le aziende con condizioni e caratteristiche meno appetibili come possono essere quelle delle zone di montagna». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino