Cade nel vuoto la ricerca di due medici per l'ortopedia di Agordo. I due bandi per l'assunzione a tempo determinato hanno avuto esito negativo: gli unici due candidati, infatti,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La ricerca era iniziata a maggio con l'avviso per l'acquisizione di camici bianchi in mobilità da altre aziende sanitarie, la scadenza per la presentazione delle candidature era stata fissata al 27 giugno scorso. Allora si era fatto avanti un giovane medico di Noale, classe 1982. Sembrava essere la volta buona ma, con una nota del 12 agosto, il professionista ha deciso di rinunciare al posto. Anche l'avviso rivolto al personale non in mobilità ha infine avuto lo stesso esito. L'unico medico ad aver risposto ha rinunciato a proseguire nella procedura di selezione, lasciando l'azienda sanitaria senza altri candidati da valutare. Non si può dire che se lo aspettasse, tuttavia il finale non ha lasciato troppo sorpreso il direttore generale. «Da tempo ripeto che le aree di montagna hanno questa difficoltà a reperire personale - commenta Rasi Caldogno -, è un disagio generale avvertito non solo nel Bellunese e che investe non solo gli ortopedici ma anche altre specialità come i pediatri, dove la questione è annosa e nota, i ginecologi, gli anestesisti e i medici dell'area urgenza emergenza. Non è che manchino laureati in queste specialità ma vanno cercati e, va da sè, in questa ricerca tendono ad incontrare maggiori difficoltà le aziende con condizioni e caratteristiche meno appetibili come possono essere quelle delle zone di montagna». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino