Centro studi sulla criminalità «Occasione persa»

Centro studi sulla criminalità «Occasione persa»
CAMPOLONGO MAGGIORE«Un'occasione persa per Campolongo». Così si esprime il gruppo consiliare di minoranza Campolongo Insieme, dopo l'annuncio dell'inaugurazione, che si terrà...

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CAMPOLONGO MAGGIORE
«Un'occasione persa per Campolongo». Così si esprime il gruppo consiliare di minoranza Campolongo Insieme, dopo l'annuncio dell'inaugurazione, che si terrà il 17 febbraio, del Centro di documentazione e d'inchiesta sulla criminalità organizzata, che ha trovato sede a Dolo. In un primo momento, lo stesso organismo avrebbe potuto trovare collocazione proprio a Campolongo, nella villa di via Fermi che fu di Felice Maniero e dove già aveva sede l'associazione Affari Puliti presieduta da Maurizio Dianese, ora presidente del Cidv.

«In riferimento all'inaugurazione del Centro di documentazione sulla criminalità organizzata alla presenza del ministro dell'interno Luciana Lamorgese - dichiarano i consiglieri comunali Alessandro Campalto, Lorenza Paggiarin, Francesco Ongarato e Stefano Molena - plaudiamo al lavoro e alla collaborazione tra l'amministrazione del sindaco Alberto Polo e la squadra ideatrice del progetto, capitanata dal giornalista Maurizio Dianese. Osserviamo però che l'amministrazione di Campolongo Maggiore ha perso l'occasione che questo progetto trovasse sede nel nostro Comune: un progetto che si pone come esperienza pioniera del contrasto alla criminalità organizzata e del riutilizzo di beni da essa illecitamente acquisiti e che vedeva nella casa confiscata dallo Stato all'ex boss Maniero il luogo ideale dove svolgerla e da dove è stata tolta anche la sede dell'associazione Affari Puliti, che da anni gestiva l'immobile confiscato».
«Ora concludono i consiglieri - in quella sede si parla di portare una caserma dei carabinieri, ma intanto l'immobile rimane chiuso».
UNA CASERMA NELLA VILLA
La proposta di collocare la caserma dell'Arma, ad oggi mancante nel comune, che fa riferimento alla stazione di Campagna Lupia, nella villa che fu di Maniero è arrivata lo scorso ottobre da parte della sezione locale della Lega, che ha protocollato in Comune la richiesta, accolta poi dalla maggioranza che ha affrontato la questione in Consiglio: «Un progetto ambizioso ma concreto aveva riferito la capogruppo di maggioranza, Katia Toson - Si prospettano tempi lunghi di attuazione per la complessità dell'iter ma ci stiamo lavorando».

Gaia Bortolussi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino