«Cena con la famiglia: ho mollato tutto»

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TREVISO (mf) Massimo Sonego non c'ha pensato due volte. Appena ricevuta la telefonata dal Ca' Foncello ha mollato la cena e da Vittorio Veneto è salito in auto partendo verso l'ospedale di Treviso. Lui, però, non vuole passare per eroe. Ma semplicemente per un chirurgo che, come i colleghi, ha fatto tutto quello che poteva per salvare la vita di un 45enne mettendo a disposizione l'esperienza accumulata negli interventi all'adenoma ipofisario.

Dottor Sonego, la vostra è stata una corsa contro il tempo.
«Il dottor Alessandro Fiorindi e io facciamo abitualmente squadra per la terapia chirurgica della patologia ipofisaria. Questo caso non era consueto e semplice. Di conseguenza, pur consapevoli e certi della bravura e dell'esperienza dei colleghi, ci siamo sentiti coinvolti in prima persona. Il post-operatorio ci ha confortato nella scelta di intervenire immediatamente. Già due giorni dopo il paziente era lucido, orientato, aveva recuperato la vista all'occhio destro e poi le condizioni cliniche hanno continuato a migliorare».
Non badare al giorno di riposo è stato fondamentale.
«Siamo certi che moltissimi altri colleghi avrebbero fatto esattamente quello che abbiamo fatto noi. Ci sono un sacco di persone in ospedale che lavorano dando il massimo. Questo purtroppo non emerge sempre».
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Il Gazzettino