CAVARZERE Un anno e tre mesi di reclusione per aver minacciato una cinquantenne,

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CAVARZERE Un anno e tre mesi di reclusione per aver minacciato una cinquantenne, con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale, di rendere pubbliche alcune fotografie che...

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CAVARZERE
Un anno e tre mesi di reclusione per aver minacciato una cinquantenne, con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale, di rendere pubbliche alcune fotografie che la ritraevano in atteggiamenti a sfondo sessuale, per poi pubblicare su Facebook un'immagine della donna a seno nudo.

È la condanna che il Tribunale di Venezia ha inflitto a Luigi Tavassi, 45 anni, per un episodio che risale al maggio del 2015: il giudice penale Stefano Manduzio lo ha ritenuto responsabile del reato di violenza privata e diffamazione.
La difesa, rappresentata dall'avvocato Alessandro Lombardo, ha già annunciato che presenterà appello nel tentativo di dimostrare l'insussistenza del reato.
SOCIAL NETWORK
A denunciare Tavassi, di origini campane, è stata la stessa vittima, la quale ha riferito di aver intrattenuto una relazione sentimentale con l'uomo, che si era poi sviluppata anche attraverso lo scambio di fotografie e video, anche attraverso l'uso di alcuni social network.
La relazione, però, ad un certo punto si era interrotta, dopo un litigio, forse per motivi di gelosia e, stando al capo d'imputazione, ad un certo punto l'imputato aveva cercato di costringere la donna a registrare un video mentre masturbava il marito e ad inviarglielo, ricevendo però un netto rifiuto: a questo punto sarebbe scattata la minaccia di rendere pubbliche alcune sue fotografie in pose sconvenienti. Tre giorni più tardi, un'immagine della donna, con il seno scoperto, fu postata sul suo profilo di Facebook.
TENTATA ESTORSIONE
Inizialmente l'imputazione formulata a carico di Tavassi era quella di tentata estorsione, ma ieri il giudice l'ha derubricata nel meno grave reato di violenza privata, non essendo stata raggiunta prova che la minacciata pubblicazione delle fotografie fosse diretta a conseguire un ingiusto profitto, elemento costitutivo dell'estorsione.
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Il Gazzettino