CAVALLINO-TREPORTIÈ sempre ricoverato in prognosi riservata all'ospedale dell'Angelo di Mestre, il 59enne di Cavallino investito da un'auto venerdì pomeriggio. Sottoposto ad un...
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È sempre ricoverato in prognosi riservata all'ospedale dell'Angelo di Mestre, il 59enne di Cavallino investito da un'auto venerdì pomeriggio. Sottoposto ad un intervento chirurgico, le sue condizioni sono stazionare. L'incidente è avvenuto poco prima dell'incrocio tra via Fausta e via Ancilotto, all'altezza della sede di Assocamping. Qui l'uomo, R.M., residente a poca distanza dal luogo dell'incidente, è stato investito da una Toyota Yaris, guidata da una donna, anche lei residente nella zona, rimasta illesa ma comprensibilmente sconvolta per quanto successo. L'impatto tra il mezzo e il pedone è stato violento, tanto che l'uomo è stato sbalzato sull'asfalto dove ha battuto violentemente la testa perdendo anche i sensi. Una scena terribile, alla quale hanno assistito altre persone che hanno dato l'allarme. Tra i primi soccorritori c'è stato anche un vigile del fuoco fuori servizio. Una volta stabilizzato dai volontari della Croce Verde, l'uomo è stato elitrasportato all'ospedale di Mestre dove si trova appunto ricoverato. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia locale che hanno effettuato i rilievi di legge in modo da poter ricostruire l'esatta dinamica dei fatti, al momento ancora in fase di ricostruzione. Proprio per questo non è escluso che nei prossimi giorni, o comunque appena sarà possibile, gli agenti ascoltino anche la testimonianza della donna che si trovava alla guida dell'auto.
Come da prassi per questo tipo di situazione, gli agenti hanno informato il magistrato di turno di quanto accaduto, che in base alla prima relazione, ha disposto il sequestro del mezzo. Secondo i primi elementi gli agenti non escludono che l'uomo, al momento dell'incidente, stesse facendo ritorno alla propria abitazione. Quando successo ha impressionato gli abitanti della zona, che hanno manifestato tutto il loro dolore per quanto accaduto.
Giuseppe Babbo
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Il Gazzettino