CAVALLINO-TREPORTI «Abbiamo combattuto per due anni, in alcuni momenti,

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CAVALLINO-TREPORTI«Abbiamo combattuto per due anni, in alcuni momenti, visto anche lo sforzo economico, abbiamo pensato di mollare, il sostegno della gente però ci ha spinto a...

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CAVALLINO-TREPORTI
«Abbiamo combattuto per due anni, in alcuni momenti, visto anche lo sforzo economico, abbiamo pensato di mollare, il sostegno della gente però ci ha spinto a continuare». Parole del direttivo della Croce Verde, che a distanza di 24 ore dalla sentenza del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso dell'Ulss4 e confermato l'affidamento diretto del servizio di 118 ai volontari, ha deciso di rompere il silenzio. Soprattutto per commentare quanto accaduto negli ultimi anni, sottolineare l'impegno finanziario sostenuto, ringraziare chi ha sostenuto l'associazione e ribadire la propria volontà di continuare il proprio lavoro. «La morale di quanto accaduto è che chi lotta per una giusta causa dicono i volontari della Croce Verde - può sopportare i soprusi e superare ogni avversità. Per dimostrare le nostre ragioni, ma ancor più, per difendere la nostra esistenza e la sicurezza di tutti i cittadini di Cavallino-Treporti, siamo stati costretti a ricorrere al Tar, dove i giudici ci hanno dato ragione, ma la direzione dell'Ulss 4, non soddisfatta, ha voluto appellarsi al Consiglio di Stato: una scelta per noi incomprensibile, che ci ha costretto a resistere anche in quella sede, utilizzando delle risorse finanziare che potevano essere impiegate in altro». Alla base del ricorso, la convinzione dell'Azienda sanitaria che riteneva di non poter affidare in modo diretto la convenzione per la gestione del servizio di emergenza. Opposta la risposta ottenuta dai giudici romani. «Se vincere il ricorso al Tar è stato incredibile aggiungono dal direttivo della Croce Verde - vincere al Consiglio di Stato è straordinario, soprattutto perché è stata scritta una sentenza perentoria, che non lascia spazio ad alcun dubbio sulla nostra correttezza. La giustizia ha fatto il suo corso e noi non possiamo che essere soddisfatti. Ma è un'esperienza di cui avremmo volentieri fatto a meno. Per fortuna, tantissime persone ci hanno dato forza e coraggio di andare avanti e ci hanno concretamente aiutato». Da ciò i ringraziamenti del direttivo, rivolti a chi ha sostenuto l'associazione. «Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto, che hanno preso le nostre difese concludono i volontari e che ritengono la nostra associazione un patrimonio della comunità. Grazie a tutti i volontari, dipendenti, medici e infermieri e collaboratori per aver prestato servizio sempre con grande passione e professionalità. Ora ci lasciamo alle spalle le vicende legali per poter finalmente attuare una serena e fattiva collaborazione con l'Ulss 4».

Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino