Categorie sul piede di guerra dagli industriali agli artigiani

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LE REAZIONI UDINE Categorie economiche sul piede di guerra contro le...

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LE REAZIONI

UDINE Categorie economiche sul piede di guerra contro le norme entrate in vigore con l'ultimo decreto del presidente del Consiglio. Dagli industriali agli artigiani, passando per ogni categoria compresa tra Confcommercio e Confesercenti, l'attacco ai provvedimenti è generalizzato in particolare laddove prevede la chiusura degli esercizi pubblici alle 18 e la chiusura di alcune attività e, di conseguenza, una condivisione naturale con il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, molto critico sul nuovo Dpcm per le ripercussioni economiche che genererà. L'assonanza è tale che il responsabile economico del Pd regionale, Renzo Liva, arriva a considerare che «i vertici di Confindustria Udine ammiccano alla Lega». La presidente degli industriali friulani, Anna Mareschi Danieli, ha detto di provare la sensazione che «il Governo non sia in grado di gestire sistemi complessi e che continui a navigare a vista, senza rendersi davvero contro di quali possono essere le conseguenze di azioni di questo tipo». Inoltre, ha aggiunto la presidente, «sulle modalità di alcune decisioni/chiusure vedo un totale non ascolto delle proposte avanzate dalle Regioni». Da qui l'intervento del Dem Liva, per il quale «la pandemia ha caratteristiche di crescita tali da rischiare di far crollare il sistema sanitario ed economico: un fatto che ai vertici di Confindustria Udine affonda Liva non è chiaro o non interessa». Il Dem ammette comunque che da Roma «il messaggio poteva essere comunicato meglio e magari con più attenzione al consenso», anche se «il senso è chiaro». Il punto è che questa volta a essere arrabbiati sono in tanti. Il presidente di Confartigianato Udine, Graziano Tilatti, chiede al Governo esplicitamente di fare «dietrofront, poiché le nuove misure in Friuli Venezia Giulia sono ingiustificate, mentre ad essere penalizzate saranno circa 10mila imprese». Il 10% delle localizzazioni in regione paga dazio al nuovo provvedimento, dicono le elaborazioni dell'Ufficio studi di Confartigianato Udine. In questo quadro 1.030 sono imprese artigiane, 233 sospese totalmente, 797 dalle 18 in avanti. Numeri ai quali andrebbero aggiunti quelli dell'indotto, al momento di difficile stima, che Tilatti ha passato alla lente d'ingrandimento stamattina insieme ai vertici dell'associazione dopo essersi confrontato, al fianco dei colleghi di Confapi e Cna, con il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, e l'assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini. «Al presidente va tutto il nostro appoggio», ha affermato Tilatti. Pensiero condiviso da Confesercenti Fvg, presente ieri all'incontro con il presidente della Regione. «Le nostre imprese - hanno sottolineato dalla Giunta Regionale di Confesercenti - diventano il capro espiatorio per giustificare mesi di mancanza di programmazione e strategia nazionale, per intraprendere le azioni necessarie per anticipare e ridurre il problema pandemico odierno». Con lo slogan «Siamo a terra», gli esercizi pubblici aderenti a Confcommercio Fvg ha dato appuntamento alla manifestazione programmata per domani in piazza Unità a Trieste, alle 11.30. L'obiettivo è ricordare il valore economico e sociale del settore.

A.L.
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Il Gazzettino