Castagna si "salva" da vicecommissario

Castagna si "salva" da vicecommissario
TRIESTE - La legge sulla revisione della spesa di matrice montiana parla chiaro: non può governare una società controllata dalla mano pubblica chi sia già in pensione. Vale...

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TRIESTE - La legge sulla revisione della spesa di matrice montiana parla chiaro: non può governare una società controllata dalla mano pubblica chi sia già in pensione. Vale per Emilio Terpin, presidente di Autovie Venete e peraltro non intenzionato a proseguire l'esperienza, e vale per l'amministratore delegato Maurizio Castagna, laudatissimo peraltro per le capacità professionali e le doti umane che tutti gli riconoscono. Ma non esiste rinnovare per un anno l'intero Cda, pensiero vagheggiato dagli ufficiali subalterni del mondo regionale, al fine di condurre in porto la nuova concessione con l'attuale ponte di comando: sarebbe insieme illegale e rischioso. Eppure non si tratta di una condizione priva di sbocco. La via d'uscita c'è. Ed è legittima.

1) Congelare il Cda sarebbe illegale perché una proroga è, sì, prevista dalla stessa legge, ma a una condizione impraticabile per chi guidi una concessionaria autostradale: lavorare gratis. Una una proroga a pagamento è implicitamente vietata. 2) Certo, l'assemblea d'autunno potrebbe non rinnovare la governance della Spa e lasciare che il Cda vada in prorogatio. Ma il diritto societario anche qui parla chiaro: tale regime può protrarsi al massimo per 45 giorni, dopodiché decadono in automatico i poteri del Consiglio. 3) Forzare la mano con una proroga richiederebbe, comunque, una riscrittura dello statuto di Autovie, che parla esclusivamente di mandati triennali per il Cda. 4) Esporre la Regione, oltre ai rischi giudiziari, all'affermazione di un principio del genere potrebbe aprire le porte a indesiderabili repliche in altri contesti societari partecipati dal denaro pubblico. 5) Tuttavia il desiderio di trattenere Castagna fino al termine della partita della terza corsia trova una possibile soluzione compatibile con la legge: la nomina a vicecommissario o soggetto attuatore del commissario che dir si voglia, carica già in capo all'attuale presidente di Friulia Pietro Del Fabbro e attualmente all'assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro. Una carica che prevede un'indennità, sebbene sia stata più volte rinunciata da esponenti di questa e della precedente Amministrazione. Nel caso di Castagna la retribuzione, assicurata da Autovie, sarebbe invece effettiva. E Autovie, nel rinnovare il Cda, potrebbe sintetizzare in una persona sola le figure del presidente e dell'amministatore delegato. Un'operazione a invarianza di spesa.
Maurizio Bait Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino