Caso Coopca, quasi tutte ammesse le istanze di costituzione di parte civile

Caso Coopca, quasi tutte ammesse le istanze di costituzione di parte civile
TRIBUNALEUDINE Sono state quasi tutte ammesse le oltre 90 istanze di costituzione di parte civile presentate all'udienza preliminare per il crac di CoopCa. E' l'effetto...

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TRIBUNALE
UDINE Sono state quasi tutte ammesse le oltre 90 istanze di costituzione di parte civile presentate all'udienza preliminare per il crac di CoopCa. E' l'effetto dell'ordinanza con cui ieri il gup del tribunale di Udine Daniele Faleschini Barnaba si è pronunciato sulle istanze di ammissione di parte civile, 96 in totale quelle presentate, e sulle richieste di esclusione che erano arrivate invece dalle difese dei 16 indagati. Tra le parti civili ammesse, oltre a soci prestatori e a azionisti, ci sono anche la Banca d'Italia, il liquidatore di CoopCa e alcune associazioni di consumatori. Il giudice ha disposto l'esclusione dal procedimento solo per il Comitato spontaneo di difesa dei soci prestatori di CoopCa, o Comitato per la tutela dei risparmiatori CoopCa, trattandosi ha scritto in ordinanza il giudice - di soggetto privo di autonomia giuridica rispetto ai diritti risarcitori reclamabili da ciascuno dei componenti, e per il Movimento Difesa del Cittadino con sede a Roma, in ragione ha motivato ancora della sostanziale duplicazione della domanda rispetto a quella svolta dall'articolazione regionale del medesimo Movimento. La costituzione del Movimento Difesa del Cittadino Friuli Venezia Giulia con sede a Udine è stata infatti ammessa al pari di quella dell'Associazione Codacons con sede a Pordenone. Nella stessa ordinanza letta ieri in udienza il giudice ha respinto anche la richiesta di chiamata in causa quali responsabili civili della Regione, della Lega Cooperative Fvg, di Confcooperative Fvg, dell'Associazione regionale Agci e di Uecoop Fvg. Erano stati i legali di alcune parti civili a formulare l'istanza alle precedenti udienze. La mera lamentata omissione, inadeguatezza, insufficienza o intempestività delle attività di vigilanza e revisione ha argomentato il giudice - non è sufficiente a integrare i presupposti per la citazione di tali enti quali responsabili civili. Il giudice si è pronunciato, respingendola, anche sull'istanza di nullità di uno dei capi di imputazione che era stata chiesta dai difensori di alcuni degli indagati. Infine ha rigettato la richiesta di giudizio abbreviato, subordinata all'esame di un consulente tecnico, formulata alla scorsa udienza da uno degli indagati. L'udienza preliminare è stata quindi aggiornata al 5 ottobre per le conclusioni delle parti. Da un lato il pubblico ministero Elisa Calligaris e le parti civili. Dall'altro le difese dei 16 indagati a cui la Procura contesta, a vario titolo, reati fallimentari e violazioni al testo unico bancario.

Elena Viotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino