Casinò, pronto il piano Oggi l'esame coi sindacati

Casinò, pronto il piano Oggi l'esame coi sindacati
Sindacati e Casinò oggi tornano ad incontrarsi. Nelle intenzioni dell'azienda dovrebbe essere il giorno della firma di un accordo per rilanciare la casa da gioco, far partire...

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Sindacati e Casinò oggi tornano ad incontrarsi. Nelle intenzioni dell'azienda dovrebbe essere il giorno della firma di un accordo per rilanciare la casa da gioco, far partire 9,9 milioni di euro d'investimenti su marketing e rinnovo delle sedi e ridurre il costo del lavoro. L'altro ieri è stato consegnato il piano ai sette sindacati che operano in azienda e c'è chi lo ha già sposato, ma c'è pure chi non è proprio entusiasta sostenendo, ad esempio, che si spenderanno troppi soldi.

L'incontro di oggi, dunque, si aprirà all'insegna dell'incertezza nonostante i tempi siano strettissimi perché la situazione è sempre più grave con perdite di clienti e incassi. «Direi che per certi versi è già troppo tardi, da anni a Comune e Casinò chiediamo interventi decisi. Ora siamo sotto scadenza del mandato di questa nuova presidenza, ma io spero che il lavoro che si imposta oggi serva per affrontare il futuro» afferma Salvatore Affinito della Slc-Cgil, una delle sigle che hanno accolto con favore il piano presentato dall'azienda: «Ci pare vada nella direzione giusta, c'è discontinuità con il passato. E trovo risibili le critiche dopo che per anni tutti assieme abbiamo denunciato più e più volte la condizione di degrado, abbandono e tristezza delle due sedi».
Se nemmeno oggi si firmerà l'accordo c'è il rischio che passi tutto al nuovo sindaco? «Non abbiamo tutto questo tempo. Penso che se ci trasciniamo in queste condizioni inconcludenti bisognerà misurare la reale rappresentatività dei vari sindacati. Lo strumento c'è, è l'accordo del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza firmato da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria. Abbiamo una responsabilità nei confronti dei lavoratori, e dobbiamo anche rispettare il loro diritto a veder sottoposto a referendum quel che si firma. Nessuno di noi è libero professionista». (e.t.)
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Il Gazzettino