La linea del Piave oltre la quale i sindacati, questa volta compatti, non intendono arretrare è il mantenimento dei livelli occupazionali. Senza questa garanzia, la trattativa...
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Il confronto è stato rinviato di un'ora per consentire alle assemblee di Cmv e Cdv (le due società, la prima immobiliare, la seconda per le attività di gioco, erano state create in vista della vendita, poi saltata con l'avvento del sindaco Brugnaro) di deliberare la ricapitalizzazione nella prima tranche da 3 milioni 240mila euro deliberata dal Consiglio comunale. Un atto necessario per mantenere operative le società in vista della liquidazione di Cmv e del rilancio della sede di Ca' Noghera e che è stato preceduto dalla disdetta del contratto aziendale.
Per l'amministrazione comunale il costo del lavoro deve calare di 5,8 milioni l'anno mentre i dipendenti e i sindacati erano disposti a cederne al massimo 3,8.
L'obiettivo dei sindacati è mettere nero su bianco il mantenimento del livello occupazionale attuale, in cambio dell'apertura a ridiscutere riduzione del costo del lavoro e libertà reciproca del ruolo imprenditoriale e sindacale nella gestione per arrivare a un nuovo contratto.
Ieri più volte si è alzata la voce durante l'incontro tra delegazioni e alla fine si è convenuto per fissare una serie di cinque incontri
«Già oggi - commenta l'assessore Zuin - provvederemo alla riconvocazione delle parti nelle giornate dell'8, 12, 14, 19 e 20 giugno. Auspico pertanto da parte sindacale il ritiro dello stato di agitazione e della dichiarazione di sciopero».
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Il Gazzettino