TREVISO - (P. Cal.) Divisa a metà, o quasi: una parte insiste su Treviso, l'altra su Casier. Eppure i richiedenti asilo dell'ex caserma Serena se vogliono entrare in possesso...
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Intanto la Lega di Treviso insorge contro l'amministrazione Manildo che, invece, la carta d'identità la concede senza alcun limite: «Grazie alle scelte di Manildo e del suo assessore Cabino Treviso diventerà la terra promessa dei clandestini - accusano il capogruppo Mario Conte e il segretario provinciale Dimitri Coin - adesso vogliamo che l'amministrazione comunale ci dica esattamente quanti sono gli immigrati che hanno ottenuto la residenza anagrafica nel territorio di Treviso pur essendo residenti in centri di accoglienza di altri Comuni e quanti l'hanno richiesta. Manildo spieghi ai suoi cittadini perché tra gli ospiti del centro alla ex caserma Serena ben 401 risultano con residenza anagrafica a Treviso e nessuno invece a Casier. Probabilmente tutti, a partire dagli altri sindaci di sinistra, hanno capito la mollezza sconsiderata della giunta trevigiana. Il risultato? In una città con il welfare a zero, questi presunti profughi, come ammette con scandalosa e vergogna tranquillità l'assessore Cabino, avranno il diritto di chiedere aiuti economici e di chiedere la casa».
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Il Gazzettino