Case popolari, le richieste diminuiscono del 15 per cento

Case popolari, le richieste diminuiscono del 15 per cento
AUTONOMIEUDINE In Friuli Venezia Giulia c'è un po' meno richiesta di alloggi popolari e una riduzione delle domande per ottenere case Ater può essere un termometro per misurare...

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AUTONOMIE
UDINE In Friuli Venezia Giulia c'è un po' meno richiesta di alloggi popolari e una riduzione delle domande per ottenere case Ater può essere un termometro per misurare la ripresa dopo una lunga crisi con maggiori possibilità di far fronte agli affitti del libero mercato o di acquistare la prima casa. Negli ultimi bandi, una ventina quelli attuali di cui alcuni in scadenza nei prossimi giorni, si è registrato un calo del 15% delle domande, a fronte, però, di un aumento dell'assegnazione di alloggi popolari del 13%, «grazie all'aumento di immobili a disposizione», ha precisato l'assessore regionale alle infrastrutture, Mariagrazia Santoro intervenendo alla seduta del Cal (Consiglio autonomie locali) chiamato a votare quello che di fatto è l'ultimo tassello della legge sulla casa varata dalla Regione, ovvero incentivi per i soggetti privati che mettono a disposizione alloggi ai locatari meno abbienti e per i Comuni che per tali iniziative abbattono i tributi, come previsto dalla riforma organica delle politiche abitative e riordino delle Ater.

GLI INCENTIVI
Il regolamento, che rientra nell'ordine nel giorno della giunta regionale di oggi, prevede un incentivo in conto capitale ai privati che mettano a disposizione la cosiddetta seconda casa a condizione che sia sfitta da almeno due anni con contratti a canone concordato. Gli incentivi (da 2.500 a 3.500 euro) sono concessi ai proprietari sull'attivazione di locazioni con contratti a canone calmierato e sulle spese di manutenzione ordinaria per lavori necessari a rendere abitabili gli alloggi i cui destinatari sono cittadini con Isee tra i 12mila e i 20mila euro. Contestualmente è previsto un contributo ai Comuni che abbattono l'Imu sulla seconda casa fino al 50%; in questo caso la Regione li rimborserà dei mancati introiti. Per questa misura la Regione ha stanziato per l'anno in corso 1 milione di euro che «dalle simulazione fatte ha precisato Santoro dovrebbe coprire tutto l'anno. Si tratta comunque di una misura nuova ha precisato che necessita di un periodo di rodaggio».
LA PERPLESSITÀ

Unica perplessità emersa prima del voto ha riguardato il periodo dei due anni in cui gli alloggi devono essere sfitti, un tempo considerato necessario, come ha puntualizzato l'assessore, per evitare operazioni speculative. Il regolamento ha ottenuto parere favorevole con il voto unanime del Consiglio. L'attenzione al settore casa è confermata anche dall'aumento, negli ultimi due anni, del fondo indistinto passato dai 48 milioni del 2016 ai 54 milioni del 2017 fino ai 65 milioni del 2018. Il Cal si è espresso favorevolmente anche sul programma regionale di finanziamento in materie di politiche di sicurezza per il 2018, approvato in via preliminare dalla giunta regionale lo scorso 9 marzo. Vengono messi a disposizione degli enti locali 2,5 milioni di euro per potenziare i Corpi di polizia locale. I contributi sono concessi per interventi di ristrutturazione e adeguamento tecnologico e infrastrutturale e per favorire il controllo del territorio e prevenire e contrastare numerosi reati tra cui il cyberbullismo.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino