EUROPEETREVISO «Casapound si presenta alle elezioni europee come unica forza politica che promuove l'uscita del nostro Paese dall'Unione e dall'euro. È fondamentale per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO «Casapound si presenta alle elezioni europee come unica forza politica che promuove l'uscita del nostro Paese dall'Unione e dall'euro. È fondamentale per l'avvenire dell'Italia: a dispetto di quel che ci raccontano, dall'entrata in vigore della moneta unica per noi sono stati solo disastri». È drastica la posizione di Casapound sull'Europa: il movimento ha presentato ieri a Treviso e Padova i suoi candidati per il collegio Italia Nord Orientale, in cui spicca un'unica trevigiana, l'imprenditrice Elisabetta Uccello, 40 anni, già candidata sindaco, anche se di fatto solo per pochi giorni, alle comunali del 2018 nel capoluogo. Con lei, alla presentazione, altri due candidati, il padovano Carlo Andrea Cardona, che è anche coordinatore regionale di Casapound, e l'avvocato veronese Roberto Bussinello, responsabile politico di Casaound Italia Veneto. Capolista, il segretario Simone Di Stefano, seguono Uccello, Andrea Bonazza, Bussinello, Cardona, Francesco Clun, la veronese Rosa De Nunzio, Claudia Gagliano, la vicentina Stefania Marcante, Pier Paolo Mora, Marco Mori, Giulia Pilloni e Katia Portaro.
L'OBIETTIVO
Non un'azione che si può condurre dall'interno del Parlamento europeo, quello della presa di distanza dell'Italia: «È il Parlamento italiano che deve deciderlo spiega Uccello quanto a noi, partecipiamo alle Europee solo per avere visibilità mediatica, altrimenti la nostra forza politica, proprio per il contenuto delle istanze che porta avanti, non ne avrebbe. Ma se fossimo eletti, non ci sarebbe altro da fare che votare sistematicamente no a ogni provvedimento, fino allo sfinimento», così da delegittimare un'istituzione, conclude, che fa evaporare poteri e rappresentatività del popolo italiano.
Lina Paronetto
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino