Il cantiere della Local tax, la tassa unica pensata per sostituire l'Imu e la Tasi, riapre. Ad annunciarlo ieri, durante il question time alla Camera, è stato direttamente il...
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Il progetto, tuttavia, si è bloccato su un'altra questione. Nell'impostazione del governo i Comuni dovrebbero rinunciare all'addizionale sull'Irpef che oggi gli consente di incassare, nel complesso, circa 4 miliardi di euro. In cambio di questa voce di entrata lo Stato trasferirebbe ai sindaci il gettito derivante dall'Imu sui capannoni industriali. Quest'ultimo vale circa 4 miliardi come l'Irpef, ma la distribuzione a livello locale sarebbe molto disomogenea. Il passaggio allo Stato dell'Irpef ha, tuttavia, altri due nodi ancora irrisolti. Il primo è che il governo vorrebbe redistribuire il gettito ad un'aliquota media dello 0,67%. La maggior parte dei grandi Comuni registrerebbe un taglio di risorse. A Milano, per esempio, l'aliquota è allo 0,8%, a Roma addirittura allo 0,9% per la questione dei fondi per il ripiano dei vecchi debiti. Chi sarebbe avvantaggiato sarebbero i piccoli comuni, che si troverebbero a dover gestire un surplus di risorse delle quali probabilmente nemmeno hanno bisogno.
C'è poi un tema più generale. Una tassa come l'Irpef, calcolata sui redditi e pagata da un sostituto d'imposta, è un prelievo molto semplice da gestire. Tendenzialmente cresce nel tempo e non dà problemi di riscossione. L'Imu, la Tasi o la Local tax, sono più soggette alle oscillazioni economiche e devono essere incassate anche attraverso la riscossione, spesso inseguendo contribuenti con cartelle medie di 200-300 euro. Ovvio che i Comuni resistano all'idea di rinunciare al prelievo. Su questi punti, da qui alla prossima legge di Stabilità, si giocherà la partita tra governo e Anci. Ieri Padoan, sempre durante il questione time, è anche intervenuto sul processo alle agenzie di rating in corso al tribunale di Trani. «Dovessero emergere elementi ulteriori», ha spiegato, il ministero dell'Economia «terrà conto» della possibilità di costituirsi parte civile e, in alternativa, valuterà se chiedere i danni. Quella che si terrà oggi a Trani, hanno fatto sapere dalla procura, sarà l'ultima udienza utile per potersi costituire.
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Il Gazzettino