Casa di Cura, ancora contagi

Casa di Cura, ancora contagi
L'EPIDEMIAROVIGO Si allargano ancora i confini del focolaio della Casa di Cura di Porto Viro, dove le ultime batterie di tamponi, nell'ambito dello screening avviato dopo la...

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L'EPIDEMIA
ROVIGO Si allargano ancora i confini del focolaio della Casa di Cura di Porto Viro, dove le ultime batterie di tamponi, nell'ambito dello screening avviato dopo la scoperta della positività di un'anziana degente ricoverata nel reparto di Medicina della struttura ospedaliera bassopolesana, hanno fatto emergere la positività di altri due operatori.

FOCOLAIO ATTIVO
Dopo l'ulteriore positività emersa sabato in un anziano che era stato precedentemente ricoverato a Porto Viro, seppur asintomatico, il numero totale dei contagi riferibili a questo cluster arriva quindi a 43 casi, 19 operatori e 24 pazienti, otto dei quali si sono poi spenti, anche se per più d'uno, come sottolineato dal direttore generale dell'Ulss Antonio Compostella, è più appropriato parlare di decessi con Covid piuttosto che di decessi per Covid.
OPERATORI CONTAGIATI
Ma quelle dei due operatori della Casa di cura Madonna della Salute non sono le uniche due positività emerse nella giornata di ieri. In totale, infatti, sono state ben otto. Le altri sei sono tutte riferibili a catene di contagio già individuate, visto che si tratta di persone che si trovavano in isolamento perché rintracciati a partire da positività già emerse nei giorni scorsi. Si tratta di un 56enne residente in Alto Polesine, che è un contatto stretto di una persona positiva residente fuori Regione, di una 93enne bassopolesana, comunque asintomatica, di un 61enne, sempre bassopolesano, di una 58enne residente in Medio Polesine, di un 42enne mediopolesano e di una 83enne, sempre residente in Medio Polesine, che è l'unica ad aver presentato dei sintomi, ma comunque leggeri e non tali da far scattare il suo ricovero.
I RICOVERATI
In questo momento sono 18 le persone che si trovano ricoverate, tutte al San Luca, 17 nell'Area Medica Covid e una nella terapia intensiva Covid. I residenti in Polesine che si trovano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva sono invece 391, mentre le persone attualmente positive in provincia sono 120. Fra queste anche una operatrice della Comunità Alloggio di Taglio di Po e una operatrice, non sanitaria, del Centro Servizi Anziani Villa Resemini di Stienta. In entrambe le strutture, la prima per pazienti psichiatrici la seconda una casa di riposo, le prime batterie di tamponi non hanno rilevato altre positività.
ATTIVITÀ DI SCREENING
Gli screening, comunque, vanno avanti. Con il numero dei tamponi che cresce giorno dopo giorno, a una media superiore alle 600 unità giornaliere. A ieri il numero totale di tamponi eseguiti da inizio epidemia in Polesine era di 88.993, mentre le persone sottoposte a tampone sono arrivate a 34.153.
LE GUARIGIONI
Ieri sono emerse anche due ulteriori guarigioni, che fanno salire a 490 il totale dei guariti in Polesine da inizio epidemia a fronte dei 654 casi di contagio individuati.
FRONTE SCOLASTICO

Oggi, intanto, inizia la seconda settimana di scuola. La prima non è stata leggera. Già prima dell'inizio ufficiale dell'anno scolastico c'era stato il caso della positività riscontrata nella bambina di 2 anni che frequenta l'asilo nido comunale di Porto Viro, ma fortunatamente lo screening subito avviato non ha rilevato ulteriori contagi. Venerdì, invece, dopo tanti falsi allarmi, con 163 scolari polesani sottoposti a tampone, e 5 nell'ambito delle procedure scattate con l'individuazione del sospetto a scuola, è emersa la positività, prima con tampone rapido poi con quello tradizionale, di un bambino della seconda A della scuola primaria di Arquà Polesine. Tutti i tamponi rapidi eseguiti ai compagni di classe e ai contatti del bambino frequentante la scuola primaria di Arquà Polesine, eseguiti sabato mattina a Trecenta, sono risultati negativi. Ma l'attenzione resta alta.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino