Caro Direttore, l'allarme per la mancanza di personale lavorativo nel settore

Caro Direttore, l'allarme per la mancanza di personale lavorativo nel settore
Caro Direttore,l'allarme per la mancanza di personale lavorativo nel settore del turismo si è trasferito anche nel comparto agricoltura, nel frattempo persiste l'esborso per il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Caro Direttore,
l'allarme per la mancanza di personale lavorativo nel settore del turismo si è trasferito anche nel comparto agricoltura, nel frattempo persiste l'esborso per il reddito di cittadinanza che, a ben vedere, è l'industria che produce non lavoratori. E' auspicabile che tale piaga venga debellata e che qualche contributo assistenziale sia elargito a chi ne ha realmente diritto e bisogno.

C.B.
Belluno
Caro lettore,
gli effetti negativi e perversi del reddito di cittadinanza sono ormai acclarati. Anche quando non è finito nelle tasche sbagliate, cioè di chi non aveva alcun diritto di ottenerlo, si è rivelato uno spreco enorme di denaro pubblico e un disincentivo a cercare lavoro. Un duplice risultato negativo tanto più grave e intollerabile in un momento come questo. La verità è che lo strumento degli stipendi di Stato e' quasi sempre un'arma largamente inefficace e sbagliata. I contributi pubblici dovrebbero servire per combattere la povertà e le situazioni, purtroppo diffuse, di vera indigenza, non per creare eserciti di eterni disoccupati o di sussidiati, per nulla interessati a mettersi in gioco nel mondio del lavoro. Oggi il nostro sistema economico si trova a fare i conti con una crisi dalle caratteristiche del tutto anomale: alle conseguenze della crisis pandemica, si è sommata, in molti settori, una situazione in larga parte imprevista: la ripresa c'è ed in alcuni comparti è anche piuttosto forte. La domanda è dunque sostenuta e c'è anche richiesta di lavoro. Purtroppo mancano i lavoratori con le caratteristiche che servirebbero alle imprese e c'è scarsità di materie prime e di componenti base, in larga parte provenienti dal Sud est asiatico, dove sono state trasferite molte produzioni a basso valore aggiunto. Temo che se pensiamo di affrontare una congiuntura di questo tipo con i sussidi non andremo molto lontano.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino