Carlo Nordio Tra le varie proposte che la Commissione d'inchiesta sulle banche intenderebbe formulare, pare vi sia quella della...
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Tra le varie proposte che la Commissione d'inchiesta sulle banche intenderebbe formulare, pare vi sia quella della istituzione di una Procura Nazionale per i reati economici e finanziari. Idea che, sia pure con alcune varianti, sembra condivisa da Forza Italia, dal Pd e dai Pentastellati. Davanti a questa lodevole convergenza, stanno tuttavia alcuni problemi.
Primo. Una Procura unificata si giustifica se deve affrontare fenomeni omogenei, se dispone di poteri investigativi adeguati e se è munita degli strumenti processuali conseguenti. La stessa Procura Nazionale Antimafia è rimasta monca e semiparalizzata perché può operare soltanto con la mediazione delle procure distrettuali periferiche. Tutti sanno che Giovanni Falcone, il suo ispiratore peraltro subito emarginato, rimase deluso dalla limitatezza dei poteri ad essa attribuiti. E in effetti, benché siano stati conseguiti alcuni risultati utili, non si può dire che lo scopo sia stato raggiunto.
A distanza di trent'anni, mafia, camorra e ndrangheta sono ancora lì, forse più forti di prima, nonostante l'omogeneità dei reati e la cospicua dotazione di strumenti investigativi. Orbene, i reati economici, finanziari, bancari (e perché non anche tributari?) variano da settore a settore per configurazione ed intensità.
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Il Gazzettino