Carlo Nordio Può sembrare paradossale che una nave militare italiana venga tenuta sotto controllo dai carabinieri per evitare...
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Può sembrare paradossale che una nave militare italiana venga tenuta sotto controllo dai carabinieri per evitare sbarchi indesiderabili. In realtà è un paradosso solo apparente, perché le ragioni di igiene, o di ordine pubblico, valgono anche per le forze armate. È appena il caso di ricordare che le decisioni, secondo i vari momenti e i vari allarmi, spettano ai ministri competenti e in particolare a quello dell'Interno.
Se però dai paradossi apparenti passiamo a quelli reali, c'è soltanto l'imbarazzo della scelta. Possiamo, per brevità, elencare i principali.
Prima di tutto i rapporti con la magistratura. Il Procuratore della Repubblica di Agrigento, munito di mascherina e galosce protettive, è salito a bordo della Diciotti tra gli obiettivi delle televisioni. A noi, magistrati di vecchio conio, il gesto ricorda quello di un Pm di Milano che quarant'anni fa, durante un'operazione antirapina, esibì una pistola alla cintola, suscitando il panico tra gli addetti ai lavori visto che per l'ingresso in magistratura non è previsto l'esame di tiro a segno e spesso, tra gli inesperti, l'arma spara da sola.
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Il Gazzettino