Carlo Nordio «Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus».Ora è il momento di bere, e di rallegrarsi. Con queste...
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«Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus».Ora è il momento di bere, e di rallegrarsi. Con queste parole Orazio celebrava la morte di Cleopatra. Con lo stesso entusiasmo noi assistiamo alla cattura di Cesare Battisti, spietato assassino che si è sottratto per quasi quarant'anni alla nostra giustizia. Pare che la Bolivia ce lo restituisca presto, tanto prima tanto meglio. E speriamo che finisca i suoi giorni in carcere a meditare sulla sua opera sanguinaria, sulla sua ideologia rabbiosa e sulla sua rivoluzione falllita.
Esaurito questo giustificato momento emotivo, si pongono alcune domande. Primo: come è stato possibile che un condannato con sentenza definitiva per reati tanto gravi sia rimasto impunito per così tanto tempo? Secondo: cosa ha determinato il cambiamento di condizioni che hanno portato alla sua cattura? Terzo: cosa accadrà ora? Proviamo a rispondere con il beneficio d'inventario per quanto riguarda l'ultima questione.
Primo. L'impunità di questo latitante ha molte madri. La condiscendenza benevola, e talvolta complice, di una perversa cultura progressista che ha sempre minimizzato, se non giustificato, le responsabilità di questi terroristi; la diffidenza verso la giustizia italiana, vista ora come una struttura subalterna alla politica ora come un cieco strumento di repressione; e infine una vera e propria connivenza (...)
Continua a pagina 23
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Il Gazzettino