Carlo NordioLega e Movimento hanno dunque concluso il contratto di governo. Uno dei punti più controversi è stato , e temiamo sarà ancora, quello che riguarda la giustizia, e...
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Lega e Movimento hanno dunque concluso il contratto di governo. Uno dei punti più controversi è stato , e temiamo sarà ancora, quello che riguarda la giustizia, e soprattutto la giustizia penale. Perché mentre la giustizia civile riflette essenzialmente conflitti di interessi economici o famigliari, sui quali le convergenze sono più facili, quella penale esprime una vera e propria filosofia politica. E su questa le parti erano, fino a ieri, profondamente divise: lo erano per la loro storia genetica, per i loro modelli anche personali di riferimento, e soprattutto, almeno la Lega, per contiguità e alleanze. Il partito di Salvini non perde infatti occasione di ribadire la fedeltà alla coalizione di centrodestra, che peraltro lo legittima come forza preminente di un raggruppamento con la maggioranza relativa dei voti e dei seggi. Ma il centrodestra ha, altrettanto geneticamente, una visione giudiziaria liberale e garantista, che Salvini non può smentire e nemmeno affievolire, pena lo sgretolamento della già vacillante impalcatura.
Alcuni punti del contratto, quelli più generici, sono ovviamente condivisibili da tutti, e ripetono i programmi dei governi precedenti: processi più rapidi, risorse meglio distribuite, efficienza manageriale eccetera. Si tratterà semmai di vedere come, e con quali risorse, saranno ( sarebbero) attuati. Altri sono particolarmente cari alla Lega, e su uno pare che i pentastellati abbiano, almeno in parte, ceduto.
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Il Gazzettino