Capitani di lungo corso, sindacati pronti al ricorso

Capitani di lungo corso, sindacati pronti al ricorso
(v.m.c.) Associazioni di categoria e Ugl pronte a dimostrazioni e a un ricorso all'Unione Europea contro il Decreto legislativo sui titoli professionali della laguna per il solo...

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(v.m.c.) Associazioni di categoria e Ugl pronte a dimostrazioni e a un ricorso all'Unione Europea contro il Decreto legislativo sui titoli professionali della laguna per il solo trasporto pubblico, all'esame del Consiglio dei ministri «e sostenuto esclusivamente da Actv». L'approvazione del provvedimento è prevista il 10 ottobre, dopo la rottura nel 2013 delle trattative e la riconvocazione di un tavolo che ha visto come controparte la sola azienda di trasporto pubblico lagunare. Ora nel mirino di Anitrav (Associazione nazionale imprese trasporto viaggiatori), Acnl (Associazione capitani navigazione lagunare Venezia), del Collegio nazionale capitani di lungo corso & macchina, nonché del sindacato Ugl.

«Una legge ad aziendam, che complica anziché semplificare e lesiva anche della sicurezza - hanno tuonato Lorenzo Boscolo e Mauro Ferri, presidenti Acnl e Anitrav - Per contenuti in aperto contrasto con lo standard previsto in materia dall'Ue. E che, interpretando in modo fuorviante la specificità veneziana, dequalifica il percorso formativo di quanti hanno già acquisito titoli marittimi attraverso corsi ad hoc e aggiornamenti continui. Con il pessimo risultato di creare una nicchia di capitani, preposti, specialisti, responsabili di macchina, addetti e assistenti ai soli mezzi Actv». Secondo i due presidenti, il consulente nautico Anitrav, Alfonso Morisieri e Sebastiano Costalonga di Ugl, il decreto «farà sì che un dipendente Actv possa lavorare esclusivamente a bordo dei suoi mezzi. E problemi analoghi nasceranno per gli operatori nel privato che vorranno seguire il percorso opposto». «Chiediamo il ritiro del decreto e un tavolo aperto a tutti - hanno concluso - In caso contrario, e se i nostri sospetti fossero confermati, l'approvazione del provvedimento incontrerà la nostra protesta. Fino alla sua impugnazione davanti all'Unione Europea».
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Il Gazzettino