Pordenone capitale italiana della cultura 2020, la candidatura è saltata. In commissione, ieri sera, è passata la linea dell'assessore alla Cultura Pietro Tropeano che ha...
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«Non vogliamo partecipare solo per partecipare. Abbiamo - ha ribadito l'assessore Tropeano - valutato attentamente la situazione facendoci consigliare anche dall'Agenzia di esperti. Non bastano sessanta paginette scritte in un mese e mezzo elencando quello che siamo oggi. La candidatura non è una tesina di laurea. Serve una maggiore condivisione e partecipazione di tutti gli attori che devono essere coinvolti. Nel progetto noi dobbiamo spiegare quale città saremo, dal punto di vista industriale, urbanistico e ambientale, nel 2020. E per fare questo non c'è il tempo. Io credo che siamo assolutamente in grado di farlo, ma serve ancora più di un anno. Non vogliamo fare la fine di Aquileia, per esempio, che è stata bocciata per tre volte proprio perché tradita dalla fretta di presentare il progetto». E rispetto all'incertezza sul bando per il 2021? L'assessore ha dato assicurazioni che ci sarà. E così in commissione, stavolta, i consiglieri di maggioranza hanno condiviso le sue perplessità esprimendosi per il rinvio.
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Il Gazzettino