Capannone dei rifiuti lunedì entrano i tecnici

Capannone dei rifiuti lunedì entrano i tecnici
FOSSALTA DI PIAVE Finalmente sarà possibile capire che tipo di rifiuti...

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FOSSALTA DI PIAVE

Finalmente sarà possibile capire che tipo di rifiuti sono contenuti nel capannone trasformato in discarica abusiva. Nella mattinata di domani è previsto il sopralluogo per analizzare i rifiuti ammassati nello stabilimento di via Delle Industrie. A coordinare l'intervento sarà il vicesindaco Giampietro Zaramella, il gruppo sarà composto da agenti di Polizia locale, ispettori di Veritas e tecnici di Arpav. L'obiettivo è capire di cosa sono composti i 16mila metri cubi di spazzatura accatastati. L'immobile di circa 4mila metri quadrati è sotto sequestro dal 16 novembre a seguito dell'indagine del Noe dei carabinieri di Milano. Il Comune, infatti, la scorsa settimana aveva ottenuto dalla Procura di Venezia il dissequestro temporaneo. «Veritas porterà degli strumenti per analizzare il contenuto delle balle di rifiuti spiega Zaramella in questo primo sopralluogo saranno prelevati dei campioni che saranno analizzati in un momento successivo in laboratorio». Sarà necessario compiere delle analisi approfondite per capire che tipo di immondizie siano state abbandonate nel deposito, con balle di rifiuti alte fino a cinque metri. «Il primo esame ci consentirà di capire come muoverci continua Zaramella - Lo smaltimento potrebbe essere semplice se si tratta di rifiuti urbani o cose assimilabili come carta o plastica». Anche se chi ha già compiuto il sopralluogo che ha portato al sequestro in novembre ha riferito di aver sentito dei cattivi odori. Il Comune e la comunità fossaltina sperano di liberarsi del fardello ambientale prima possibile e insieme di riuscire ad avere una stima precisa del costo per lo smaltimento. Proprietaria dell'area dal 2012 risulta la Milkor trading corporation che fa capo ad Oleksandr Klymenko, ex imprenditore e politico ucraino che nella stessa sede ha fondato anche altre due società, la Proveco Service e la Proveco Italia. A sua volta queste aziende avrebbero affittato il capannone ad un cittadino di origine marocchina, che risulterebbe però irreperibile. (d.deb.)

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Il Gazzettino