Ci sarebbero anche pezzi da novanta tra i 13 indagati nell'inchiesta Dolomitibus. Dalle officine ai piani alti dell'azienda, la lista consegnata ieri dalla Digos scatena...
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La Digos ha varcato la porta della sede ieri pomeriggio per consegnare l'avviso di garanzia ai dipendenti iscritti nel registro, identificati dalla polizia grazie alla videosorveglianza dell'area e fatti riunire per l'occasione. Su loro pendono le ipotesi di danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio, violenza privata (ai colleghi) e furto aggravato.
Il Comune potrebbe decidere di costituirsi parte civile qualora si vada a un rinvio a giudizio e il Consiglio d'amministrazione della società, da parte sua, potrebbe prendere in considerazione diverse ipotesi sul futuro dei lavoratori. Li potrebbe sospendere cautelativamente fino alla fine dei processi o potrebbe a sua volta costituirsi parte civile, richiedendo i danni ed eventualmente contrattando poi l'uscita dall'azienda. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino