Per una città come Venezia, in cui i padroni dei cani hanno sempre fatto strame delle regole, la giornata di ieri segna una svolta epocale, anche se simbolica. Il padrone di un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La sanzione non è stata un fulmine a ciel sereno, ma è arrivata dopo quasi un anno di controlli - spesso domenicali - che l'Oipa aveva intrapreso a Venezia a scopo istruttivo, per far comprendere ai padroni dei cani che certi comportamenti non sono un consiglio, ma un obbligo. Questo riguarda soprattutto il guinzaglio che, con la scusa del ma è buonissimo o è piccolo, non farebbe male a una mosca, quasi tutti se ne fregano di guinzaglio e di museruola.
Così, rischiano di farne le spese soprattutto i bambini, visto che hanno l'abitudine di correre e possono essere inseguiti e attaccati dai cani (anche piccoli, non importa) che non sono sotto il diretto controllo del padrone.
«Abbiamo fatto moltissimi controlli di carattere preventivo - spiega il responsabile regionale dell'Oipa, Andrea Zamengo - ora siamo passati alle sanzioni, anche perché il problema a Venezia è molto sentito e non sembra esserci rispetto per gli altri, soprattutto sull'uso del guinzaglio. La nostra attività ovviamente continuerà da fine del mese, con una serie di controlli in turra la città».
Su altri fronti, i controlli delle forze dell'ordine hanno dato esiti differenti, secondo l'orario, il luogo e il tema.
Cominciamo dal moto ondoso. Effettivamente, la presenza di pattuglie ha reso nel pomeriggio di ieri il Bacino di San Marco molto meno agitato del solito. Oltre Sant'Elena, però, e lungo il canale delle Navi regnava però l'anarchia salvo sporadici episodi.
In piazza San Marco, fino a pomeriggio inoltrato si è vista la presenza dei nuovi vigili della polizia turistica, poiché le torne di abusivi del Bangladesh per ore non si sono visti. Semplicemente si sono spostati in riva degli Schiavoni non appena le condizioni permettevano loro di ricomparire. Segno questo, che essi continuano a disporre di magazzini e locali in luoghi vicini in cui nascondere se stessi e le merci. Sul fronte del decoro, però, nulla di nuovo:ad ogni ora gente seduta sui gradini delle Procuratie e, a mezzogiorno, pranzo al sacco ai Leoncini, il tutto documentato da foto e video.
Sempre attive le bande di borseggiatori e borseggiatrici, anche se questa volta la sezione di Pg della polizia municipale era in giro. E pare che abbia acciuffato almeno quattro tra ladri e ladre.
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino