Cani e gatti negli uffici comunali, ma solo al guinzaglio

Cani e gatti negli uffici comunali, ma solo al guinzaglio
NUOVO REGOLAMENTOTREVISO Un animale d'affezione ogni due trevigiani. E il Comune sceglie di consentire l'ingresso agli uffici. Non soltanto Treviso è la prima città d'Italia per...

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NUOVO REGOLAMENTO
TREVISO Un animale d'affezione ogni due trevigiani. E il Comune sceglie di consentire l'ingresso agli uffici. Non soltanto Treviso è la prima città d'Italia per adozioni: possedere un amico a quattro zampe, cane o gatto che sia, fa parte delle abitudini degli abitanti della Marca. Ma spesso per i cani sorge il problema di doverli legare fuori dal municipio, improvvisando soluzioni non sempre sicure. Da qui l'idea della Giunta. Serve una modifica del regolamento comunale, che verrà portata probabilmente al prossimo consiglio. L'assessore Manera è sicuro che tutti voteranno a favore. E per gli animali d'affezione si spalancheranno le porte del municipio. «A Treviso ci sono 40 mila cani e gatti registrati -spiega Manera- significa che un trevigiano su due possiede un animale da compagnia. Ed è giusto che il municipio si adegui».

IL PROGETTO
Ci aveva già pensato il sindaco Manildo, ma non fece in tempo a realizzarlo. Il progetto porta oggi la firma dell'assessore all'ambiente Alessandro Manera: gli animali d'affezione saranno i benvenuti negli uffici comunali. E se Venezia porta in consiglio un corso di galateo per i proprietari degli amici a quattro zampe, Treviso va sulla buona fede, pronta a prendere le contromisure se necessario. Ecco quindi il nuovo regolamento pet-friendly approvato dalla giunta. Ammessi cani, gatti al guinzaglio e piccoli animali domestici. Fido potrà quindi ritirare documento di identità e chiedere un certificato di stato civile. Naturalmente insieme al proprio padrone.
I PRECEDENTI

La Marca si adegua quindi a un interessante fenomeno sociologico: cani e gatti sono i nuovi figli. Il primo laboratorio è stato la Liguria: dal gennaio 2018 l'assessore alla cultura del comune di Genova, Elisa Serafini, ha consentito ai propri dipendenti di portare in ufficio il proprio animale di affezione, all'interno di palazzo Ducale durante l'orario di lavoro. Le fanno compagnia il questore di La Spezia che va in ufficio con il suo labrador e il sindaco spezzino che entra in municipio con il suo collie. Da Genova via libera ai cani in ufficio e davanti allo sportello. E così in Trentino, dove è stata approvata una delibera comunale analoga a quella trevigiana. «Non è una cosa scontata, infatti bisogna prevedere una modifica del regolamento -sottolinea Manera- ma ritengo che i consiglieri accoglieranno questa proposta». Treviso non ha mai negato l'accesso ai padroni con cani, però la prassi va strutturata in norma, soprattutto per evitare querelle agli sportelli. Servono regole chiare. La prima è che, secondo legge, gli animali cosiddetti d'affezione a cui è consentito entrare sono solo cani e gatti. «Gli uffici stanno istruendo la pratica -ribadisce Manera- intanto abbiamo deciso di mettere delle ciotole fuori dal municipio. Se le regole sono chiare e c'è rispetto da parte dei proprietari, le porte di Ca' Sugana e degli uffici comunali potrebbero essere aperto molto presto». (ef)
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Il Gazzettino