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«C'è la necessità di una maggiore cura del nostro territorio - hanno sottolineato alcuni cittadini nell'ultima assemblea di frazione che si è svolta a inizio settimana nell'auditorium comunale di via Trieste - Ci sono tante situazioni che meritano un'attenzione particolare che portano alcuni problemi durante le precipitazioni più intense. Il rio Silliga - aggiunge uno di loro - è uno di questi, in particolare nella zona centrale di via Trieste. Quando ero più giovane - sottolinea - passavo sotto il ponte in piedi, mentre ora se si vuole passare si è costretti a camminare quasi a quattro zampe. Sicuramente c'è da togliere più di un metro di materiale. Situazioni come queste ce ne sono ancora sul nostro territorio ed è giusto intervenire, concludono altri, altrimenti allagamenti ed esondazioni potranno verificarsi ancora». «Per quanto riguarda la pulizia di fossi e corsi d'acqua del nostro territorio - risponde il sindaco Andrea Gava - siamo intervenuti e interverremo ancora. Nell'ultimo anno abbiamo speso ben 60 mila euro per ripulire dalle erbacce e dai detriti, ma non possiamo continuare a farlo laddove le competenze non sono nostre bensì di altri. Il rio Silliga e il rio Val Madonna, ad esempio, sono di competenza regionale e spetta al Consorzio Cellina Meduna eseguire i lavori di pulizia e sistemazione, quindi per queste situazioni non è giusto continuare a spendere risorse della comunità che potrebbero essere impegnate per altri interventi, magari altrettanto importanti. Continueremo invece a sollecitare chi ne ha le competenze e il dovere di intervenire. Abbiamo anche intenzione di avviare una pulizia di siepi ed arbusti che in molte strade si trovano ad occupare parte dei marciapiedi o delle piste ciclabili - aggiunge Gava - Anche questi interventi siamo costretti a farli perché dopo le numerose sollecitazioni ai privati, ancora non abbiamo visto risposte e nulla è stato fatto concretamente». «La pulizia dei fossi, dei fronte strada sono cose d'altri tempi - ha concluso il vicesindaco Dino Salatin - abitudini dimenticate dei nostri padri e nonni, che dobbiamo recuperare. Pulire i tombini e la strada difronte alla propria abitazione non si fa più e questo a causa dello scarso senso civico che ormai accomuna molti di noi».
Francesco Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino