Le urla di un bambino di quattro anni e l'abbaiare del cane in piazza Cavour, alle dieci e mezza di sera, quando al Caffè Cavour non c'è un tavolo libero. Il bracco di weimar,...
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Il piccolo è stato portato al pronto soccorso pediatrico, ma addosso non aveva alcun graffio. Insomma, soltanto tanta paura.
Non era una serata di grande afa e fuori, seduti ai tavolini del bar, si stava molto bene. Ma un ragazzino di quattro anni non ama passare le sue ore immobilizzato su una sedia a parlare con i genitori e gli amici dei genitori. E piazza Cavour è sicura e invitante per un bambino che vuole vagabondare anche di sera.
I genitori, una coppia romana, erano a un tavolino del caffè con due amici. Il bimbo si era allontanato e aveva notato il bracco di weimar legato ad una panchina che delinea l'area del caffè. Il cane è di proprietà di un signore che era al caffè con un'amica. Era stato il proprietario a legare il bracco alla panchina. Non avrebbe disturbato nessuno e lui lo aveva sott'occhio. È stato il bambino ad avvicinarsi al cane. Forse si è avvicinato troppo per fargli una carezza. Il bracco non è aggressivo, ma questa volta si è arrabbiato e ha aggredito il bambino. Gli ha strappato la maglia e i pantaloni.
Gli investigatori della Sezione Volanti hanno accertato che il proprietario del cane è intervenuto subito per fermare il bracco. Ma l'aggressione era già avvenuta. E in piazza c'erano le urla del bambino e la disperazione dei genitori. In picchi minuti è arrivata un'ambulanza del Suem che ha soccorso il bimbo e l'ha portato al pronto soccorso pediatrico. Ma di grave c'era soltanto la paura per l'aggressione del bracco di weimar. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino